Linate, aggiornamento lavori in corso

Visita speciale ai cantieri di Linate: quasi ultimati i lavori in pista, continuano quelli sul piazzale e nel terminal

L'ingresso del Forlanini deserto

Non capita tutti i giorni di vedere momentaneamente chiudere totalmente un aeroporto per lavori ma è quello che è successo dal 27 Luglio 2019 a Linate, troppo importanti i lavori di rifacimento e adeguamento alle norme di sicurezza del BHS e così con l’occasione di rifà completamente la pista 18/36 che essendo unica comporta la sospensione di tutte le operazioni. Aeroporti Lombardi ha avuto il permesso speciale di poter accedere ai cantieri e verificare lo stato di avanzamento dei lavori insieme agli ingegneri di Sea che stanno dirigendo le opere di miglioria. Oltre alla pista vengono demolite le relative testate in calcestruzzo e rifatte entrambe con più moderne e performanti in asfalto speciale, anche la taxiway Tango (anch’essa era in calcestruzzo) sarà totalmente rifatta in asfalto consentendo un miglior confort per passeggeri e aeromobili (addio ai continui rimbalzi causati dai lastroni durante il rullaggio) sarà inoltre più agevole la manutenzione ordinaria.

La pista lunga 2400 metri e larga 60 è adagiata su un sedime di circa 350 ettari.
Buona parte dei lavori di rifacimento è ultimata: è stato spaccato e rimosso tutto il materiale che la componeva fino a una profondità di 80 centimetri; il rifacimento completo avviene grossomodo in 3 blocchi: il primo strato di uno stabilizzatore a cemento, poi con un misto di terra, materiali inerti e cemento,infine gli ultimi 25 centimetri circa formato da tre strati di asfalti di diversa grana, con il più sottile e più pregiato in superficie in fase di stesura in questi giorni.
La parte più profonda e nascosta della pista viene riciclata: i blocchi provenienti dalle demolizioni sono stati triturati in apposita area di cantiere fino ad ottenere un conglomerato di recupero.

Oltre alla pista e alle taxiway sono stati rifatti anche i fognoli di raccolta delle acque piovane ai due lati per circa 6 chilometri di canalette ricoperte da nuove griglie che raccolgono l’acqua piovana. Ai bordi e al centro pista ci saranno 800 nuovi led luminosi di segnalazione alimentati da circa 100 chilometri di cavi e sostituiranno le precedenti illuminazioni alogene con notevole risparmio di elettricità. Infine è stato totalmente rifatto anche il “calvert” ovvero il sistema luminoso di avvicinamento degli aerei alla testata pista in fase di atterraggio.

Al lavoro nei cantieri sono autorizzati circa 400 tecnici e 800 mezzi H24, i lavori non s’interrompono mai e mediamente sono presenti 150-200 persone contemporaneamente e persino a Ferragosto si è lavorato su turni.

E’ già stato demolito il corpo F alto due piani, conteneva 9 uscite per l’imbarco di voli Schenghen e altre attività, tra cui due sale Vip. Era un edificio di 2.000 mq al piano terra e 500 mq al primo, sarà ricostruito su tre piani di 3.000 mq: uno per le uscite di imbarco aeromobili, uno commerciale e uno dedicato a ristoranti e lounge.
Si stanno ultimando piccole demolizioni e la pulizia delle macerie, a breve inizierà la costruzione dello scheletro e l’edificio sarà operativo nel primo semestre del 2021: avrà continuità estetica con le facciate disegnate da Aldo Rossi dal tipico colore verde con i pontili gialli. Alla riapertura dell’aeroporto il 27 Ottobre 2019 alcuni gates di imbarco saranno dislocati in un prefabbricato ormai in fase di ultimazione collegato dalle passerelle al resto del terminal esistente. Nella stessa area si sta lavorando al nuovo sistema di smistamento e controllo dei bagagli (il BHS), che sarà in grado di rilevare con alta tecnologia i contenuti di una valigia e di radiografarne il contenuto per verificare che non contenga oggetti o materiali pericolosi in coerenza con le ultime e accurate norme di sicurezza, quello precedente andava rinnovato entro il 2020 proprio perchè obsoleto.


Contrariamente a quanto apparso su alcuni siti, l’hangar Breda non verrà al momento spostato.

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