Firmato l’accordo tra Sea e Lufthansa Technik per l’hangar di Malpensa
Milano, 15 maggio 2009. E’ stato firmato oggi l’accordo fra Sea, società di gestione aeroportuale degli scali di Linate e di Malpensa, e Lufthansa Technik, società di manutenzione del Gruppo Lufthansa, per l’utilizzo dell’hangar di Malpensa.
In particolare, grazie a questo accordo pluriennale, Lufthansa Technik potrà disporre di una superficie complessiva di oltre 20.000 mq in grado di ospitare aeromobili di categoria E (Boeing 747), di cui 12.000 mq della campata centrale e laterale dell’hangar e il restante del piazzale antistante.
Con un giro di affari 2008 pari a 3,7 miliardi di euro (+4% rispetto al 2007) e circa 700 clienti in tutto il mondo, Lufthansa Technik è una delle principali società a livello mondiale attiva nella manutenzione, riparazione e revisione degli aerei di tutte le compagnie.
Per Sea la firma di questo accordo consente di offrire alle compagnie attive nello scalo di Malpensa un servizio di manutenzione apprezzato in tutto il mondo, moderno e flessibile e contraddistinto da tecnologie innovative. Nello specifico Lufthansa Technik si potrà occupare della manutenzione, riparazione, revisione, modifica, pulizia, parcheggio, ricovero di aeromobili, motori di aerei, componentistica, materiale aeronautico, attrezzature per la manutenzione a terra di aerei, e attrezzature in genere per la manutenzione di aerei, e tutte le attività alle stesse correlate, nell’ambito dell’aeroporto di Malpensa.
Attualmente Lufthansa Technik dispone di una forza lavoro in Italia di 40 persone che a regime saranno 160.
“Questo accordo – ha dichiarato Giuseppe Bonomi, Presidente di Sea – potenzia ulteriormente la partnership con il Gruppo Lufthansa. Dopo la nascita di Lufthansa Italia e il posizionamento di Lufthansa Cargo, oggi con Lufthansa Technik, Malpensa si arricchisce di una nuova realtà leader a livello mondiale nella propria attività e in grado di mettere al servizio il proprio know-how anche a tutte le altre compagnie che operano sullo scalo”.
Venerdì 15/05/2009 14.43
fonte: Comunicato stampa SEA
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Contatti con compagnie locali, vogliamo raggiungere tutta la Penisola»
«Investiremo su Milano. E’ il mercato del futuro»
Il capo di Lufthansa Italia, Heike Birlenbach: il governo ci dia pari opportunità
LONDRA — «Heike Birlenbach, piacere». Lufthansa Italia ha lo sguardo biondo di una manager di 43 anni. Stretta di mano ferma e curriculum pesante (quasi vent’anni di lavoro alle spalle e in contemporanea università e master), Birlenbach dal primo marzo è il numero uno della nuova linea aerea. Italiana a tutti gli effetti. Oggi la signora è di nuovo china sui libri. «Sto studiando la vostra lingua — racconta —. Veramente ho iniziato da poco. Ma conto di sapermi esprimere al più presto. D’altra parte abbiamo grandi ambizioni. Vogliamo partire da Malpensa per diventare la compagnia aerea preferita dagli italiani. E non c’è tempo da perdere».
Guardi che Alitalia se ne è andata da Malpensa. Sicuri che valga la pena investire sull’hub nella brughiera? «Se Alitalia se ne è andata avrà i suoi motivi. E non è detto che siano tutti industriali. Per quanto ci riguarda, l’aeroporto ha un futuro importante: a nostro parere questa è una delle aree con le maggiori potenzialità in Europa».
Allora siete pronti a introdurre voli intercontinentali dall’autunno? «Abbiamo grandi ambizioni ma nello stesso tempo vogliamo procedere con gradualità».
Un modo per dire che la crisi del mercato aereo sta rallentando i vostri progetti? «La crisi c’è, ma i risultati su Malpensa sono ottimi. I nostri aerei hanno avuto un coefficiente di riempimento del 60 per cento nel primo mese di attività: un risultato straordinario».
Allora quale sarà il prossimo passo di Lufthansa Italia?
«Vogliamo servire ancora meglio il territorio nazionale italiano. A oggi colleghiamo Malpensa con Bari, Napoli, Roma. Abbiamo già in mente altre città».
Quali? «Non è il caso di entrare in dettaglio. Non vorrà farmi svelare le nostre strategie alla concorrenza! Posso dire soltanto che stiamo valutando se ampliare i collegamenti con i nostri aerei e/o attraverso partnership con altre compagnie italiane. Abbiamo contatti in corso. Poi, quando il mercato sarà pronto, penseremo ai voli intercontinentali».
L’aeroporto di Malpensa vi soddisfa? «Stiamo lavorando con Sea (la società controllata dal Comune di Milano che gestisce Linate e Malpensa, ndr) per creare un parcheggio dedicato ai nostri passeggeri. I collegamenti da Milano con il Malpensa express sono adeguati. Ma stiamo trattando sconti con le Ferrovie Nord (che fanno capo alla Regione Lombardia, ndr) per chi presenta un biglietto Lufthansa. Dimenticavo: la nostra lounge a Malpensa sarà rinnovata entro l’estate di quest’anno».
State assumendo? «Formalmente Lufthansa Italia nascerà entro maggio. Assumeremo 200 persone, di cui 50 piloti. Tutti italiani, naturalmente. La base degli equipaggi sarà Malpensa. Abbiamo già ricevuto migliaia di curriculum».
Anche da ex dipendenti Alitalia? «Molti».
Cosa vi aspettate dal governo italiano? «Come compagnia italiana pagheremo le tasse in Italia, abbiamo tutti i doveri di un’azienda tricolore, contiamo di avere pari opportunità».
Anche a Linate? «Su Linate abbiamo chiesto di poter operare un volo per Roma ogni ora. Sappiamo che l’aeroporto è saturo, che c’è una lunga lista d’attesa. Insisteremo».
Pronti anche ad andare per vie legali per chiedere più concorrenza? «Non escludiamo nulla. Se rilevassimo qualche irregolarità certo, potremmo rivolgerci alle autorità europee».
Perché avete scelto proprio l’Italia per fondare una compagnia aerea? «La strategia multihub è la nostra risposta all’esigenza di coprire il mercato europeo. Non ci sono tanti territori dove puoi entrare e cominciare da zero. In Italia abbiamo trovato una fetta di domanda non coperta proprio al Nord. Sia chiaro, non guardiamo solo al milione e trecentomila persone che abitano a Milano ma ai dieci milioni di lombardi. L’area di riferimento di Malpensa arriva fino alla Svizzera».
Per concludere, con Lufthansa Italia, Malpensa può diventare un hub? «Come ho detto, secondo noi le potenzialità sono straordinarie. Non credo che i viaggiatori del Nord vogliano andare a Roma per poi imbarcarsi su voli intercontinentali. Siamo qui per restare. La concorrenza e un mercato regolato in modo equo ci daranno ragione».
Rita Querzé
15 maggio 2009