Malpensa Linate Etihad e Ministro Lupi

Riportiamo due comunicati di Aeroporti Lombardi pubblicati da “ La Provincia di Varese” e “La Prealpina” del 02 Aprile 2014

Da La Provincia di Varese del 02 Aprile 2014

La liberalizzazione di Linate per esaudire i desideri dello sceicco che vuole acquistare le quote di Alitalia o una deroga ai limiti per il periodo di Expo come affermato dal Ministro Lupi sono un contro senso di qualsiasi operazione lungimirante e costruttiva per il sistema aeroportuale milanese.
Sino a ieri è sempre stato confermato da tutti i protagonisti economici e politici che Milano Malpensa è lo scalo designato per Expo 2015 e che avrebbe potuto godere di extra traffico dopo la batosta subita dal de hubbing di Alitalia e dalla continua competizione erosiva del Forlanini. Da oggi invece apprendiamo che abbiamo scherzato e il traffico extra di Expo sarà gestito e attratto da Linate che per quei mesi avrà piena libertà di operazioni in barba a quel famoso decreto Bersani bis che ormai nessuno più rispetta alla lettera e che mai ha avuto completa e rigida applicazione.
Nel 1992 in Baviera quando aprirono il nuovo scalo di Monaco lontano dalla città decisero subito di chiudere il vecchio e comodo scalo cittadino e pochi anni dopo la scelta fu davvero premiata da Lufthansa e dagli altri vettori intercontinentali.
A Milano si scelse di tenere il vecchio scalo contingentato. Ma Milano non può permettersi 2 scali. Tecnicamente Malpensa può sostituire Linate, non è possibile il contrario. Per permettere voli intercontinentali serve una alimentazione di passeggeri e merci originati oltre che dal territorio immediatamente adiacente, anche da voli di medio corto raggio che confluiscano ed alimentino il flusso. Per limiti strutturali questo non potrà mai avvenire a Linate. Certo che le compagnie europee gradiscono un Forlanini aperto anzi spalancato che diventa un travaso verso i loro hubs francesi tedeschi inglesi. Di fatto l’ennesima distruzione d’un settore per ingrassare strutture aeroportuali straniere. E sono miliardi buttati al vento! Dopo i miliardi investiti per sviluppare l’hub del mediterraneo e dopo i milioni di Euro di Stato e Regione per rendere funzionale e raggiungibile lo scalo (30’ minuti dal cuore di Milano in treno ndr) appare ancora più insensata l’idea di puntare su Linate perché vorrebbe dire buttare alle ortiche i soldi investiti e mandare in fallimento lo scalo della Brughiera.
Per questo motivo condividiamo tutte le preoccupazioni del governatore Maroni così come il memorandum di impegno sottoscritto recentemente presso la Camera di Commercio di Varese. Come Associazione di appassionati ed esperti del settore continuiamo a confermare che solo Malpensa può far da volano all’economia Lombarda e alle sue imprese.
In questo momento il territorio di Malpensa dovrebbe essere unito più che mai per rivendicare il proprio ruolo già fortemente sacrificato dalle delocalizzazioni che a distanza di oltre 15 anni sono ancora evidenti. Che almeno ne sia valsa la pena. O si difende questa struttura, supporto imprescindibile all’economia, già sofferente per tanti altri motivi della Lombardia e regioni limitrofe, oppure ci sia l’onestà intellettuale di subirne le conseguenze, senza ipocrisie e visioni ideologiche ondivaghe.

Raffronto estensioni Malpensa / Linate

Da La Prealpina del 02 Aprile 2014

La confusione regna sovrana? Assolutamente no. Esiste una certezza granitica che per chi fosse appassionato di storia di Malpensa , risale almeno ai primi anni 70: Malpensa NON deve esistere. La zona prima in Italia per PIL e tra le prime in EU, non deve permettersi d’avere una accessibilità area degna di questo nome. Perché questo? Perché la cosa darebbe fastidio, partendo dal basso a Via Gaggio, darebbe fastidio ai CUV vari, e via via darebbe fastidio ai milanesi della cerchia dei navigli che non possono tollerare di veder sminuito il ruolo del loro aeroportino all’Idroscale. Anzi stupisce che quest’ultimi non aspirino ad avere un terminal direttamente i San Babila. Ma soprattutto Malpensa forte darebbe fastidio alla romanità di Alitalia ed alla presunta centralità di Fiumicino. Risultato: l’utilizzo d’una struttura costata miliardi e che potrebbe dare benefìci diretti ed indiretti per altrettanti miliardi, viene ignobilmente via via eroso sotto ogni aspetto.
Tutto nell’assordante disinteresse reale ed assenza di iniziative concrete. A parole prese di posizione talvolta ambigue e talvolta talmente disarticolate da sperare che siano frutto di genuina ignoiranza.
Unica voce chiara quella dii Roberto Maroni , presidente di Regio0ne Lombardia, che però può solo fare opera di pressione politica
Mentre l’ultima trovata autolesionista che si desume dalle affermazioni del Ministro Lupi è di annullare il decreto Bersani (oltretutto già ampiamente disatteso) che imponendo dei limiti su Linate avrebbe dovuto permettere a Malpensa di acquisire quel minimo di massa critica di in traffico passeggeri e merci tale da permettere una corretta alimentazione di tratte intercontinentali. Fanno arroventare i neuroni dalla rabbia quando si sente dire: “Che problema c’è? A Linate tutto il traffico corto e medio raggio a Malpensa gli intercontinentali”. Ignoranza sovrana! Solo Londra può permettersi un volume di traffico tale da poter avere in modalità (parzialmente) disgiunta traffico a lungo raggio e traffico a corto medio raggio. Nel sistema lombardo non può esistere tale convivenza! Altra assurdità: abrogare il decreto Bersani per il solo periodo dell’EXPO! Tale decreto nel 2001 è stato strappato alla UE e dalla medesima sempre mal tollerato. Figuriamoci se una volta abrogato ci sarà permesso di ripristinarlo! Speranza che se espressa in buona fede può solo considerarsi ingenua. Come è ingenuo affermare che si liberalizzi tutto, “poi sarà il mercato a decidere”. Ma cosa vuol die? Tolta la zona open sky, a livello mondiale il traffico aereo è soggetto a normative stringenti: ogni singolo volo deve essere concordato a livello di governi- Avrebbe un senso se entrambi gli aeroporti avessero le stesse caratteristiche e permettessero lo stesso tipo di traffico e connessioni. Da Linate è possibile andare a NY? E’ possibile andare a Hong Kong, Singapore, San Paolo e così via? Allora nel momento di totale globalizzazione, quando i tuoi affari ti portano e arrivano da qualsiasi parte del globo, noi ci beiamo dell’aeroportino che con tutto rispetto permette di viaggiare al massimo verso la sola Europa? Certo, per andare oltreoceano possiamo sempre fare scalo intermedio nei vari hubs europei. Lufthansa, Air France, Klm British ringraziano e s’ingrassano.
Tutto questo, nella meritoria opera d’informazione di questo giornale, è stato scritto e riscritto più volte con minuziosa perspicacia, ma è giusto ribadire. La posta in gioco è troppo alta. Dunque è lecito chiedersi se tutto questo interesse su Linate e per Linate si espressione di Etihad, o non sia invece manovrina dell’entourage dell’attuale Alitalia, tesa a favorire ancora una volta Air France e l’aeroporto Charles de Gaulle che vedono Malpensa alla guisa di zecca nelle parti intime?
E Lei, Ministro Lupi – con tutta la simpatia- < non è che passata la stagione Pisapia le venga la tentazione di candidarsi per Palazzo Marino con l’onorificenza d’aver spalancato Linate a tutte le aspirazioni dei Milanesi?