Il monopolio è finito: Alitalia è l’ ora di crescere

Marco Giovanniello – 6 luglio 2012

 

Stop al monopolio fra Linate e Fiumicino, lo conferma il TAR del Lazio, a cui Alitalia si era rivolta perché venisse sospesa urgentemente la decisione dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) di ristabilire la concorrenza nella rotta principale del Paese a partire dall’ inizio della prossima stagione invernale. Sentenza assolutamente prevedibile, perché il Decreto sulla privatizzazione di Alitalia le aveva generosamente concesso il monopolio per tre anni, scaduti nel 2011.
Nessuna rotta paragonabile al mondo è in monopolio, con la recente revisione tariffaria i prezzi da Linate per Roma sono almeno il doppio di quelli che Alitalia stessa chiede per Palermo o Bari, che sono più lontane, mentre la concorrenza fra Frecciarossa e italo ha drasticamente ridotto il prezzo dei treni veloci. Alitalia si è arrampicata sugli specchi, sostenendo che non c’ è bisogno di un concorrente aereo, basta il treno, ha presentato ricorso al TAR e promette di ricorrere ulteriormente al Consiglio di Stato, mentre cerca di comprare Windjet che le darebbe il quasi monopolio in altre rotte.
La tattica del nuovo AD Ragnetti è chiara: perdere tempo, fino al punto di far almeno slittare ala primavera del 2013 la fine del monopolio. Dal punto di vista legale è lecita, da quello dei conti positiva, ma è una scelta sbagliata.
Alitalia è nata con tanti aiutini, i debiti della vecchia e i tanti licenziati sono rimasti sulle spalle dei contribuenti, che quando sono passeggeri devono pagare i prezzi elevati del monopolio. Tre anni le sono stati concessi e già sono diventati quattro, ora basta.
Alitalia non può avere l’ immagine di azienda assistita, che sta in piedi in barba alla concorrenza. All’ AD Ragnetti chiediamo di crescere, in tutti i sensi: eviti di ricorrere al Consiglio di Stato e accetti la concorrenza, fra Alitalia, un’ altra linea aerea, Frecciarossa e italo.
Che vinca il migliore.

Ceterum censeo Linate esse delendam

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