WindJet è stata fermata dai poteri forti

Marco Giovanniello – 24 agosto 2012

Il padrone di WindJet, nonché del Catania calcio e di tanti supermercati e alberghi siciliani, Antonino Pulvirenti, ha finalmente spiegato in un’ intervista al sito lasiciliaweb chi ha messo a terra la compagnia aerea, fatto perdere il lavoro a 500 persone, obbligato migliaia di passeggeri a passare ore di disagio in aeroporto e pagare nuovamente il biglietto dell’ aereo per tornare a casa, dopo che quello venduto dallo stesso Pulvirenti in cambio di denaro sonante era diventato carta straccia: i poteri forti.
Dopo aver promesso che entro mercoledì avrebbe risolto i guai della povera WindJet, a cui i padroni hanno prudentemente sottratto gli aerei a suo tempo concessi in leasing e che è stata già sostituita da Meridiana fly in Sicilia e da Livingston a Rimini, diceva che c’ erano ben cinque linee aeree pronte a farsi avanti, il mercoledì è diventato venerdì e il venerdì è diventato la settimana prossima, quando però invece che di compratori si parlerà di “soluzioni”.
Il guaio è che “I poteri forti non vogliono che la Sicilia abbia la linea aerea a cui ha diritto” e, a dire il vero, mi pare beffardo che le sue rotte da Palermo e Catania siano ora operate proprio da un’ altra linea aerea isolana, la sarda Meridiana fly.
Confesso però di non avere ben capito chi siano questi poteri forti: l’ aviazione USA basata a Sigonella? Il SISMI? La Bundesbank? La Lega Nord? In Sicilia c’ è sì un potere forte, lo sappiamo, ma speriamo che non si interessi di aviazione.
Un potere debole è invece quello della concessionaria dell’ aeroporto di Catania, certamente alle prese con fatture non pagate per milioni di euro, ma che a detta di Pulvirenti deve stare “calmina”. Preferiamo non chiederci che cosa succederebbe se non volesse restare “calmina” davanti ad un buco che le distruggerà il bilancio 2012.
Si è pure saputo che Pulvirenti nel 2009 si stancò di ricevere centinaia di migliaia di euro annui da WindJet come corrispettivo dell’ uso del prestigiosissimo marchio e preferì venderlo per la modica cifra di 10.000.000 di euro (diecimilioni/00). Forse i poteri forti gli impedirono di chiedere una cifra più adeguata o forse in cassa non c’ era già un euro in più.
Certamente negli ultimi tempi WindJet è sopravvissuta pagando gli stipendi (quando se ne ricordava) e il carburante con i soldi che incassava dai passeggeri che pagavano i loro biglietti in anticipo. Il sistema è analogo a quello di una catena di Sant’ Antonio: con i soldi degli ultimi clienti accontento i vecchi, ma l’ estate è un picco che vede tanti biglietti venduti in anticipo e tanti costi da sostenere sul momento, mentre le vendite per i meno trafficati mesi successivi portano meno entrate. La cassa va in crisi e si chiude.
Per evitare che si facciano questi giochetti ai danni dei passeggeri esiste un Ente lautamente pagato, l’ ENAC, il cui Presidente lautamente stipendiato Vito Riggio afferma che sapeva da mesi del groviera nei conti di WindJet, ma che bloccandola avrebbe impedito la vendita ad Alitalia, la quale appunto si è ritirata dall’ acquisto quando ha scoperto che i conti erano pieni di buchi imprevisti, cioè che la WindJet che Riggio tanto desiderava che comprasse era una sòla.
Voi comprereste un’ auto usata o una linea aerea dall’ onorevole Vito Riggio?
Comprereste un marchio da Antonino Pulvirenti per soli dieci milioni di euro?
Se siete uno straniero comprereste un biglietto aereo da una linea aerea italiana?
Queste domande certo perdono importanza davanti al grande enigma dei poteri forti che non vogliono che la Sicilia abbia la linea aerea a cui ha diritto (divino?).
Se fossi un passeggero che ha dovuto ricomprare il biglietto mi sarei sentito, nella mia rabbia e nella mia ignoranza legale, come truffato dalla WindJet. Mi fa piacere sapere che invece non era colpa di WindJet, né di Pulvirenti venditore di marchi, né di Vito Riggio sensale di linee aeree, ma dei poteri forti. Dunque la Magistratura non perda tempo a indagare se qualcuno in questa vicenda è stato troppo furbo, la colpa è di Fantomas e dei poteri forti.
Quanto al Governo e in particolare al Ministro Passera, speriamo che eviti di avallare proposte di inciucio a spese dei contribuenti, che magari dia pure un’ occhiata a chi sono finiti i preziosi slot di WindJet e come, che si chieda se dopo questa figuraccia l’ aviazione italiana non debba offrire qualche testa sul piatto d’ argento, anche se con quella testa ha organizzato la non brillantissima privatizzazione di Alitalia quattro anni fa

Da LINKIESTA