Piano Sea 2016: T3 e 3' pista!

Malpensa – Confermate le indiscrezioni: 1,4 miliardi di investimenti infrastrutturali dal 2008 al 2016 puntando dull’onda dell’Expo 2015
Sea svela il nuovo piano industriale

Via il velo al piano industriale 2008/2016 di Sea. Il numero uno della società che gestisce gli scali milanesi, Giuseppe Bonomi, ha presentato a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte, le linee guida del progetto di sviluppo, già anticipato da VareseNews.

Innovazione, Expo 2015, condizioni esterne favorevoli e superamento della crisi dovuta al ridimensionamento di Alitalia gli elementi di spicco. Il piano, esteso nel tempo per sfruttare lo slancio dell’Expo di Milano, prevede due scenari di sviluppo da qui al 2016. Il più complesso, ma anche il più interessante per il gestore, è quello che prevede il ritorno al ruolo di hub per Malpensa sull’esempio di scali come Zurigo e Monaco: da qui la necessità di attrarre un nuovo vettore di riferimento, predisporre investimenti infrastrutturali ingenti (1,4 miliardi di euro), garantire servizi e qualità sempre maggiori per tutti gli attori che ruotano attorno all’aeroporto, cercare nuove vie di redittività (real estate e sostenibilità finanziaria su tutti). L’altro scenario, definito “più governabile”, simile agli esempi di Barcellona e Berlino, prevede Malpensa come grande aeroporto internazionale: nessun vettore di riferimento, ma un’estesa rete di collegamento a breve e medio raggio in un’ottica point to point affiancata allo sviluppo delle low cost.

Cantieri programmati – Immagine aeroportilombardi BIT 2008

Entrambi gli scenari prevedono un periodo definito di contingency (riduzione del volume di affari), che dovrebbe finire nel 2010 stando alle previsioni di Sea: in questa fase andrebbe individuato il vettore di riferimento (Lufthansa è in pole position con gli accordi che partiranno nel 2009, ma non è detto possano tornare in auge Alitalia o altre compagnie interessate a fare di Malpensa la propria base operativa), sviluppata la rete degli aeroporti a livello infrastrutturale, rivista la gestione delle risorse. Per tornare ai livelli di traffico del 2007 ci vorranno infatti dai 3 ai 5 anni in condizioni di mercato favorevoli e per fare il balzo in avanti sarà necessaria la spinta dell’Expo 2015: indispensabile in tutto ciò l’apertura dei patti bilaterali e la liberalizzazione del mercato, compito del governo.

Particolare del progetto terza pista ed ampliamento cargo a Sud. Aeroportilombardi BIT 2008

L’obiettivo numerico di passeggeri è 50 milioni, da raggiungere nel 2016 con lo scenario hub e nel 2025 con quello “grande aeroporto internazionale”: per arrivarci sono necessari la realizzazione del terzo terzo del terminal 1 (nuove porte e check-in), restyling del terminal 2 che diventerà la “casa” delle low cost, sviluppo della cargo city (in crescita del 3,5 per cento fino al 2007 e che sta subendo un netto calo dopo il ridimesionamento di Alitalia), nuovi sistemi di volo e nuovi edifici, la tanto discussa terza pista e il primo lotto del terminal 3.

Posizionamento terza pista e zone interessate dal sentiero di discesa.
Linate diventerebbe invece il salotto buono del sistema aeroportuale milanese, con nuovi parcheggi e altri interventi collaterali. Per sostenere gli obiettivi sarà necessario recuperare i livelli di traffico e svilupparli, incrementare i ricavi, rendere efficienti e ridurre i costi, sviluppare il business con nuovi progetti come il ramo real estate, risanare le attività di handling (obiettivo: dimezzare le perdite entro il 2010 con interventi mirati). Infine, nell’ottica di una crescita complessiva, Sea pensa ad un’alleanza industriale con gli aeroporti del Nord per valorizzare le vocazioni e le specializzazioni dei singoli scali, lo sviluppo delle attività e degli ampliamenti infrastrutturali con Ata, la realizzazione di investimenti programmati per Malpensa Energia: un piano insomma che punta a fare di Sea uno dei migliori operatori aeroportuali europei entro il 2016, quando il panorama intorno agli scali milanesi potrebbe essere definitivamente cambiato.

Fonte articolo: Tommaso Guidotti da varesenews.it