Dopo le dichiarazioni peraltro legittime dell’Antistrust su Linate (ma qualcuno in parlamento mesi fa ha votato per congelare il monopolio di Alitalia…) ecco rispuntare in Lombardia l’idea di inalzare gli slot a Linate per aumentare la concorrenza!
Bene! Aumentiamoli da 18 a 30 orari ma di questi nuovi slot la metà andranno ancora ad Alitalia e l’altra metà verrà ripartita tra le decine di compagnie in stand by… Sicuri che si aumenterà la concorrenza? o c‘è il rischio contrario? e a chi gioverà spezzettare i nuovi slot? Ad Alitalia probabilmente.
E non dimentichiamoci della dualità Linate-Malpensa: nuovi voli da Linate vuol dire rimettere i 2 scali in concorrenza tra loro, togliere la possibilità di riavere un Hub a Malpensa e di conseguenza tutte quelle destinazioni intercontinentali che Milano da sola non può e non riesce a sostenere: l’hub serve proprio a creare la massa critica per alimentare prosecuzioni su voli di lungo raggio che la città non riuscirebbe a riempire.
Se già oggi a Malpensa i nazionali sono col contagocce, figuriamoci se aumentano i voli da Linate!
Perchè invece di fare propaganda politica i nostri amministratori pubblici non puntino i piedi per far rispettare il decreto Bersani Bis che regolamenta Linate? Esistono vari trucchi per far aumentare il numero delle frequenze giornaliere di ogni compagnia grazie a finti code share o a trucchetti vari con gli AOC (Cai ne ha ben 5…); per non parlare delle destinazioni ammesse come Regione Obiettivo 1: Bucarest nel 2001 non era presente ma ora Alitalia ci vola!
Perchè non si ripensa allo scopo e alla complementarietà degli scali milanesi? Londra a parte (ha il triplo dei nostri abitanti) non esiste nessun grande aeroporto europeo che abbia uno scalo cittadino come Linate che faccia concorrenza, anzi lo scalo cittadino in molti casi lo hanno chiuso, vedasi Berlino come ultimo in ordine cronologico!
Facciamo rispettare il Bersani Bis e in deroga lasciamo operare sulla Linate-Fiumicino chiunque ne abbia voglia e possibilità, una deroga simile alla continuità territoriale con le isole: a quel punto forse ne gioverebbero tutti…
editoriale Aeroporti Lombardi
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L’allarme: «Rischio emorragia di passeggeri»
Antitrust: più voli a Linate
«Ma Malpensa va salvata»
Catricalà: basta violazioni alla concorrenza.
La Regione: garantire più destinazioni.
I sindacati: potenziare l’hub
MILANO – L’Antitrust spariglia le carte nella partita degli aeroporti. Ieri il presidente Antonio Catricalà, durante un’audizione alla Camera, ha detto che, per favorire la concorrenza a Linate, si potrebbe aumentare il numero di movimenti sullo scalo. Atterraggi e decolli, per intenderci, che oggi possono avvenire in un numero massimo di 18 l’ora. Come dire: nuove regole del gioco. E così i giocatori aggiustano in corsa le strategie. Secondo gli esperti del settore come Oliviero Baccelli, vicepresidente del Certet Bocconi, un intervento del genere potrebbe sia uccidere Malpensa che favorirne il rilancio. Tutto dipende dalle modalità di attuazione.
«Un aumento di traffico su Linate senza limiti toglierebbe a Malpensa ogni speranza di diventare un hub», chiarisce subito Baccelli. «In questo modo, infatti, si favorirebbe un’inarrestabile emorragia di passeggeri intercontinentali verso altri aeroporti. Nessuno andrebbe più a imbarcarsi nello scalo varesino». Il docente della Bocconi è comunque favorevole a un aumento dei movimenti per aumentare la concorrenza su Linate: «Ma, per tutelare Malpensa, bisogna introdurre nello stesso tempo una limitazione delle destinazioni. Passando dalle trenta attuali a una decina». Benissimo i nuovi slot, insomma, ma soprattutto sulle destinazioni nazionali. A proporre per prima l’idea di togliere a Linate il tappo dei 18 movimenti/ora è stata nei giorni scorsi la regione Lombardia.
Il Pirellone ieri ha commentato con soddisfazione l’iniziativa dell’Antitrust. «Ora si potrebbe mettere mano a una proposta italiana all’Ue per la modifica del regolamento che limita gli slot su Linate e che apra il mercato — dicono all’unisono il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e il suo assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo —. I cittadini hanno il diritto di volare a un giusto prezzo e godere dei vantaggi della concorrenza, così come le compagnie hanno il diritto di mettere le proprie basi dove credono». L’idea di Catricalà piace anche al centrosinistra. «L’Antitrust ha indicato una strada percorribile da subito per aumentare la concorrenza nell’aeroporto di Linate — valuta Vinicio Peluffo del Pd —. Dopo che il governo ha impedito di sottrarre slot alla nuova Alitalia, adesso si apre una nuova possibilità per aumentare la concorrenza».
Per una volta anche la Lega è sulla stessa lunghezza d’onda. «La liberalizzazione è un’opportunità. E non vedo rischi per Malpensa — fa il punto l’assessore regionale del Carroccio, Davide Boni —. Nel 2015 ci saranno 40 milioni di passeggeri in più, non vedo il problema». Ad avere ancora qualche dubbio, invece, è il sindacato. «E’ chiaro che Malpensa va difesa. E un intervento sbagliato su Linate rischia di cannibalizzare lo scalo varesino — riflette Nino Cortorillo, segretario generale della Filt Cgil regionale —. L’Antitrust avrebbe potuto cercare di raggiungere l’obiettivo della maggiore concorrenza a Linate esercitando il suo ruolo di garante invece di suggerire un intervento di per sé molto delicato. Che in ogni caso andrebbe condiviso con l’Unione europea. E che comunque si presta a strumentalizzazioni politiche».
Rita Querzé
21 maggio 2009
fonte: milano.corriere.it
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Riggio su Linate: l’innalzamento degli slot difficilmente praticabile
Enac si riserva di fornire una propria completa valutazione in merito
Un innalzamento del limite alla movimentazione oraria attualmente in vigore su Linate è difficilmente praticabile e sconsigliabile per i limiti infrastrutturali ed ambientali, peraltro richiamati dalla stessa Antitrust: è il parere del presidente di Enac Vito Riggio in merito alla segnalazione dell’Antitrust sul numero degli slot di Linate. Nel rispetto nei confronti di ogni pronunciamento dell’Antitrust, l’Enac si riserva, non appena in possesso degli atti ufficiali, di fornire una propria completa valutazione con un approfondimento tecnico, “peraltro imposto dal decreto ministeriale del 5 gennaio 2001”, afferma l’ente. La misura, così come appresa attraverso gli organi di stampa, apparirebbe inefficace ai fini dell’aumento di una competitività di Linate, sostiene l’ente, “perché in base al vigente regolamento europeo in materia di assegnazione delle bande orarie, il 50% degli eventuali nuovi slot dovrebbe essere assegnato a chi già opera su quello scalo e, quindi, in misura assai rilevante ad Alitalia, mentre bisognerebbe tener conto delle numerose richieste già avanzate di collegamenti da e per Linate con le capitali dell’Est Europeo che attualmente sono, invece, operate su Malpensa. Ciò significherebbe che il restante 50% di slot verrebbe frammentato fra i tantissimi vettori che, in ordine cronologico, hanno già fatto domanda in tal senso”. In ogni caso, conclude Riggio, l’Enac si atterrebbe alle indicazioni che dovessero eventualmente essere formulate dal Parlamento e dal Governo.
fonte: Guidaviaggi
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Alitalia: Enac istituisce gruppo di lavoro su slot Linate
ROMA (MF-DJ)—L’Enac istituisce un gruppo di lavoro per predisporre la relazione da inviare all’Antitrust, al Parlamento e al Governo in merito al numero delle bande orarie sull’aeroporto di Milano Linate.
Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ricevuta ufficialmente la segnalazione dell’Antitrust in merito alla movimentazione oraria attualmente in vigore sull’Aeroporto di Milano Linate, ha chiesto al direttore generale dell’Ente di istituire un gruppo di lavoro per preparare, in tempi rapidi, un’approfondita relazione tecnica, come peraltro richiesto dal Decreto Ministeriale del 5 gennaio 2001, da inviare all’Antitrust, al Parlamento ed al Governo.
Il gruppo di lavoro, informa l’Enac in una nota, sara’ costituito dai delegati di enti ed istituzioni coinvolti tra cui quelli designati dai presidenti di Assoclearance Carlo Griselli, di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, di Assaereo Lupo Rattazzi, della Sea Giuseppe Bonomi.
L’Ente si avvarra’, inoltre, del parere del proprio Comitato Consultivo Tecnico Economico e Giuridico che si rammenta essere composto dai Consiglieri di Stato Michele Corradino e Nicola Russo, dal professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso la facolta’ di Giurisprudenza dell’Universita’ di Roma Tre Guido Corso, dal professore straordinario di Economia Applicata presso la facolta’ di Scienze Politiche dell’Universita’ degli Studi di Bari Gianfranco Viesti, dall’architetto Giorgio Pennestri esperto in infrastrutture aeroportuali e dal Comandante Fulvio De Masi esperto in sicurezza del volo.
fonte: MilanoFinanza