Il Ministro Lupi illustra il "Decreto Linate"

Primo ottobre 2014 il Ministro Lupi presso la sala Orsetta dell’aerostazione aeroporto Forlanini illustra il decreto Linate del quale da mesi si vocifera nell’ambiente.
Chi si aspettava una visione e relative decisioni frutto di analisi approfondite e competenti è stato ampiamente deluso.
Il ministro ed il suo staff, ripetiamo, a prescindere dalla condivisione o meno di quanto deciso, hanno dimostrato la più completa “non conoscenza” della materia che hanno avuto la presunzione di trattare. L’unica certezza è stata l’apoteosi su Alitalia/Etihad.
Per ora pubblichiamo il video completo della conferenza, più avanti riporteremo più ampi stralci di commenti e valutazioni.

Radio Popolare 02 Ott. 2014 Marco Giovanniello versus Marco Ponti

Seguite il forum QUI

da *La Prealpina” derl 02 Ottobre 2014

Malpensa depotenziata per decreto

LINATE – Sorriso d’ordinanza sempre ben stampato sul volto durante la presentazione di tutte le grandi novità in materia di aviazione civile italiana, il ministro Maurizio Lupi (Infrastrutture e Trasporti) conferma ogni anticipazione. Tuttavia, come accaduto negli ultimi sei mesi, con ottimismo invita ad attendere «la prova dei fatti». Quindi, dall’apposizione della firma ieri sera – dopo l’ultimo confronto con il sindaco Giuliano Pisapia e il governatore Roberto Maroni, nonché l’annuncio alla stampa dei vari dettagli contenuti nel documento – il decreto che porta il suo nome e riguarda Linate prevede: nessuna scadenza, il mantenimento del vincolo di operare soltanto rotte point to point, l’apertura a collegamenti anche con città che non siano capitali europee in base alla disponibilità degli slot, il limite di voli esclusivamente all’interno dell’area Ue. Quanto già si sapeva. A pieno vantaggio dell’alleanza che sta per nascere tra Cai-Alitalia ed Etihad e che avrà risposta sulla fattibilità da Bruxelles entro il 3 novembre prossimo. Invece, a tutela della sopravvivenza di Malpensa non c’è nulla di concreto. Se non il Piano nazionale degli aeroporti, approvato martedì dal Governo Renzi, che fortunatamente continua a definirla strategica in fede agli ampi annunci a riguardo. E se non un tavolo di controllo della situazione nel sistema aeroportuale milanese, al quale siederanno ministero, Comune di Milano, Re- gione Lombardia e Sea, pronto a riunirsi ogni sei mesi per valutare i dati di traffico. Possibilità reali di incidere su quanto stabilito? Boh. E il tanto richiesto riequilibrio? Come emerso ieri pomeriggio appunto in conferenza stampa nella candida sala Orsetta di Linate, non è decretato. A precisa domanda sui diritti di quinta libertà, che se fossero concessi a piene mani a tutte le compagnie che ne hanno fatto richiesta darebbero un grande impulso al Terminali, Lupi sfodera la più classica delle risposte dorotee: «II ministero, laddove saranno coerenti con il piano nazionale, valuterà le proposte che vengono presentate». Un po’ come dire tutto e nulla. Infatti, sulla prossima scadenza della quinta libertà in possesso di Emirates (concorrente di Etihad) per operare il Dubay-MalpensaNew York il sorriso governativo glissa con non calanche. Proprio alla stessa maniera con la quale prima annuncia una durata quinquennale del provvedimento e poi, su pronta correzione del suo solerte capo di gabinetto, precisa che non ci può essere termine nonostante la promessa a Pisapia e Maroni dopo la loro famosa lettera: «Nemmeno i due decreti Bersani avevano una durata stabilita. E poi da parte di tutti gli operatori ci è stato detto che non è possibile fare piani Resta, dunque, il comitato di controllo. Mentre sui 18 movimenti orari, che sono stabiliti sin dal 2001 da un dispositivo Enac, e il limite di frequenza per rotta (la vera discriminante tra la libertà totale e parziale) il ministro esclude cambiamenti. Però sull’utilizzo del Forlanini da parte delle compagnie per far transitare viaggiatori nei loro hub verso una finale destinazione intercontinentale allarga le braccia: «Io non posso vietarlo». Il decreto entrerà in vigore a novembre con l’avvio della stagione Summer. Nel 2015, anno dell’ Expo, provocherà subito un travaso di passeggeri di Alitalia dall’uno all’altro aeroporto: a Linate passeranno dagli attuali 5 milioni 200mila a 6 milioni óOOmila, con un incremento sostanziale degli internazionali da un milione 300mila a 2 milioni 400mila; invece a Malpensa scenderanno da un milione 200mila a un milione, con una crescita degli intercontinentali da 200mila a 550mila. Per ora numeri sulla carta. In attesa della prova dei fatti che smentiscano le cassandre. Oppure no.
Angelo Perna

Da “La Repubblica” del 02 Ottobre 2014”

Via al decreto Linate, più voli per l’Europa non solo durante l’Expo

A Linate più voli per le città europee un altro schiaffo al futuro di Malpensa
II decreto Lupi rivoluziona gli aeroporti, non solo per i mesi Expo. No di Maroni, perplesso Pisapia PIÙ voli europei a Linate. Non solo verso le capitali ma anche da e per altre città. L’apertura dei cieli continentali non sarà limitata solo al periodo di Expo, come assicurato inizialmente dal governo: il provvedimento non sarà a tempo ma, a partire da fine ottobre, le modifiche varranno a oltranza. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, firma il decreto Linate e gela così le richieste delle istituzioni milanesi: Comune e Regione avevano chiesto garanzie sulla provvisorietà del decreto, per non penalizzare Malpensa. Il governo liberalizza i voli europei, accontentando le richie ste di Etihad che con Alitalia ha quasi i due terzi del traffico su Linate, e non scongiura il rischio concreto di danneggiare lo scalo varesino, che a parziale compensazione viene inserito come aeroporto strategico del Nord-Ovest nel nuovo piano nazionale. Maroni si dice «insoddifatto», il sindaco Pisapia prende atto mentre tocca a Sea, con il presidente Modiano, chiedere «un impegno concreto al governo affinchè conceda i diritti di quinta libertà» e permetta a Malpensa di attirare nuove compagnie. ILARIACARRAA PAGINA II L’AMAUSI Al Forlaninil milione di passeggeri in più LTTORL LIVINI IL MISTERO sui piani di Alitalia ( il vero grande vincitore delila lunga battaglia sul decreto Linate) sarà svelato solo nelle prossime settimane. Una cosa però è certa fin da ora: il provvedimento firmato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi rivoluzionerà le abitudini dei passeggeri milanesi: i collegamenti dall’aeroporto Forlanini al resto d’Europa saranno molto più capillari, soprattutto verso la Germania Mentre il futuro delle rotte in partenza da Malpensa è appeso al titolo – per ora solo onorario – di hub del Nord. SEGUE A PAGINA II Gli aeroporti Via al decreto Linate più voli per l’Europa non solo durante Expo Sarà in vigore a oltranza. Pisapia: ne prendo atto No di Maroni. Mediano: un regalo ai concorrenti LA GIOR IVA TA ILARIA CARRA Più voli a Lanate, verso città europee che non siano capitali. Non solo per il periodo di Expo, come Roma aveva rassicurato più volte nelle scorse settimane, ma per sempre. Il ministro Maurizio Lupi firma il decreto che da fine ottobre apre i cieli continentali sullo scalo cittadino. «E non è a tempo», dice. E così il rischio, temuto da molti, delle ripercussioni negative su Malpensa non è scongiurato. Anche se il ministro precisa: «Non è la liberalizzazione di Lanate, il mercato è cambiato e razionalizziamo l’offerta». Il governo non ascolta dunque le richieste di Milano. Il sindaco Pisapia e il governatore Maroni aveva persino scritto una lettera congiunta allo stesso Lupi per chiedere garanzie sulla provvisorietà del decreto, perché viceversa avrebbe penalizzato Malpensa. Nulla Nella pratica, le compagnie che già volano da Lanate potranno cambiare destinazioni verso città europee non capitali, superando un vincolo dell’ormai vecchio decreto Bersani. Una concessione che soddisfa in particolare le richieste di Etihad, dato che Alitalia ha i due terzi degli slot dallo scalo cittadino. Le altre compagnie che operano a Lanate «non saranno di certo contente e non escludo che vogliano ricorrere contro il decreto», dice Osvaldo Gammino, che rappresenta tutti i vettori che operano al Forlanini. E forse, sostiene, potrebbe avere qualcosa da dire anche Bruxelles, che proprio ieri, buone notizie per Sea, avrebbe sospeso le indagini bis sulla nuova Airport Handling ed eventuali altri aiuti di Stato. A parziale risarcimento, Palazzo Marino e Regione ottengono un tavolo che ogni sei mesi monitorerà l’andamento del decreto, se saranno “solo” 200mila i passeggeri rubati a Malpensa da Lanate. Dal Pirellone la reazione non è buona: «Non è quello che avevamo chiesto, non sono soddisfatto—critica il governatore Maroni—perché nel decreto c’è una completa liberalizzazione su Lanate, che potrebbe penalizzare Malpensa e manca un vincolo per Expo, come era stato annunciato dal ministro stesso». Almeno ufficialmente il sindaco Giuliano Pisapia reagisce con freddezza: «Prendo atto delle motivazioni che hanno portato a non inserire il limite temporale al periodo di Expo», dice. Aggiungendo che l’obiettivo «continuerà a essere la promozione dello sviluppo congiunto di entrambi gli scali». Più voli a Linate. Ma a Malpensa7 Aumenteranno le frequenze da 11 a 2 5 dei voli intercontinentali già operati. Ma bisogna vedere se basterà. Il presidente di Sea, Pietro Modiano, non nasconde «il rammarico», conferma le proprie «preoccupazioni» perché «Malpensa non si rafforza certo mettendo voli europei a Linate e trasferendo passeggeri, attraverso Linate, verso hub stranieri concorrenti di Malpensa». E rilancia chiedendo «un forte impegno del governo per assicurare la piena libertà di accesso a Malpensa dei vettori internazionali». Per compensare Malpensa, Sea chiede che si permetta alle compagnie extra Ue interessate di poter imbarcare passeggeri dall’Italia Su questo tema il ministro apre ma non da garanzie precise: «C’è una trattativa con l’indiana Jet Airways per il Bombay-Milano. Ma valuteremo le richieste man mano che arrivano». © RIPRODUZIONE RISERVATA PERSAPERNEDIPIÙ www.seamilano.eu www.assaeroporti.com IHI Nel derby degli aeroporti vince Alitalia, perde Malpensa La modifica voluta da Etihad darà al Forlanini un milione di viaggiatori Più rotte per Germania e Austria.
ETTORE LIVINI