Alitalia… ennesimo epilogo con ennesima non sorpresa

Ancora un a volta le condizioni di Alitalia come valanga che acquista velocità e massa correndo verso valle, fanno presagire l’imminente inesorabile catastrofico destino.
Vedasi il monitoraggio puntuale dell’evoluzione grazie al dibattito nel nostro forum.
A testimonianza degli ultimi sviluppi (prevedibili) della vicenda riportiamo qui quanto pubblicato da Marco Giovanniello da Gli Stati Generali

22 dicembre 2016
Babbo Natale è arrivato a casa Alitalia. Il Governo ha convinto le riluttanti Intesa Sanpaolo e UniCredit, che non navigano nell’oro, UniCredit in particolare, a investire nuove centinaia di milioni nella linea aerea evitandone il fallimento, perché secondo le norme UE non può farlo in prima persona, sarebbero aiuti di Stato e allora obbliga a farlo chi, per non finire nella lista dei cattivi, deve ubbidire.
Questa è una rapina dello Stato ai danni degli azionisti delle banche, che fingono con sempre minor convincimento di credere alla bontà del loro disgraziato investimento nella disgraziata Alitalia.
Giulio Andreotti disse che ci sono in manicomio due tipi di matti, quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di poter risanare le Ferrovie. Da allora le ferrovie sono diventate una macchina che macina profitti, con il Frecciarossa, ma per credere di risanare Alitalia bisogna essere matti.
I capitani coraggiosi chiamati da Berlusconi, insieme a Air France, sono durati sei anni, l’Alitalia dello sceicco di Abu Dhabi ha migliorato la performance e finito la cassa in appena due, in uno dei periodi più favorevoli per il business aeronautico, quando il basso prezzo del petrolio ha consentito di guadagnare anche ai peggiori.
Alitalia non è il Monte dei Paschi, che fallendo potrebbe scatenare una crisi economica. Conta ormai per meno di un quinto dei voli in Italia, ma secondo il Governo non può fallire e va ricapitalizzata sempre e comunque, proprio come ai tempi dell’IRI. Disse una volta Spinetta, il Presidente di Air France, che due anni fa rifiutò di prendere Alitalia anche gratis: “Per Altalia ci vuole l’esorcista”.
La linea aerea ungherese Malev è fallita e scomparsa, il suo posto preso da WizzAir con ben migliore successo, Iberia in Spagna e Aer Lingus in Irlanda sono state risanate, Alitalia perde per moral hazard, perché sa che tanto nessun Governo lascerà mai che fallisca, restando con il cerino politico in mano.
Quella di oggi ne è l’ennesima dimostrazione, anche la dimostrazione che il Paese continua a guardare all’indietro e getta risorse in aziende strafallite invece che in quelle che potrebbero crescere. Non lamentiamoci se il PIL è fermo e se a segnare record è invece la disoccupazione giovanile.

Come ulteriore elemento di valutazione proponiamo al lettore l’analisi del comunicato stampa di Alitalia, da parte dell’utente del forum “spanna” interpolando alle ragioni dell’Azienda le sue proprie valutazioni.

Riporto il comunicato ufficiale SAI sull’accordo con le banche inframmezzato dai miei commenti:

“Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale della Compagnia. In una riunione separata, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder – società di leasing aereo, fornitori, società di distribuzione e sindacati – allo scopo di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi; unico modo per garantire il sostegno di lungo termine di soci e istituti finanziari e assicurare così la sostenibilità dell’azienda.”

Quindi la seconda fase del piano industriale dura solo 2 mesi, che servono per negoziare con i fornitori (ma questo dovrebbe essere il lavoro quotidiano della compagnia) e con i dipendenti (che si vedranno tagliati gli stipendi, e vedremo di quanto).

“I prossimi due mesi sono cruciali per Alitalia. E’ di vitale importanza che il personale della Compagnia e i principali stakeholder, quali i partner commerciali, i fornitori e i sindacati, accettino e facciano propri i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno.”.

I sindacati senz’altro molleranno qualcosa, perché’ non hanno alternativa. Tutti gli altri invece hanno alternative e quindi non molleranno niente. Le società di leasing risponderanno a pernacchie, per esempio. Ma anche i Benetton stessi non faranno nessuno sconto, tanto se ne va alitalia la sostituiscono magari anche a prezzi più alti.

“Solo così potremo ottenere un successivo e significativo finanziamento da parte degli azionisti, senza il quale Alitalia non avrà futuro”, ha detto Cramer Ball, Amministratore Delegato della nostra Compagnia.”

Quindi tra due mesi vedremo un altro cinema per tirar su i soldi per andare avanti ancora un po’? Fantastico. Bella prospettiva. E se le società di leasing degli aerei rispondono picche che fate? Gli fate una proposta che non possono rifiutare?

“Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione per dare ad Alitalia un futuro duraturo, sostenibile e di successo. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo per trasformare le ambizioni di crescita e sostenibilità di lungo termine in realtà”, ha aggiunto il manager.”

Se anche l’alta direzione desse il suo contributo saremmo già a cavallo, ma finora niente

“I dettagli della seconda fase del piano industriale saranno presentati in gennaio a tutto il personale Alitalia.”

Vorrà dire che passerete le vacanze di natale a lavorare, visto che ancora non esiste nessun piano. Finora il piano sono i risparmi da ottenere nei prossimi 2 mesi, e basta.

“Il piano poggia sulle solide basi costituite dai significativi investimenti fatti negli ultimi due anni nella “nuova Alitalia” e tiene conto delle sfide di un mercato, quello del trasporto aereo, in cui la concorrenza è sempre più agguerrita.”

Quindi il cambio di livrea e delle divise rappresentano le “solide basi” su cui ripartire? Ottimo. Con queste premesse farete senz’altro molta strada.

“Le attività future si concentreranno sulla necessità di cambiare l’attuale modello di business attraverso: l’ulteriore sviluppo del network di lungo raggio;”

Ci avete sfiniti con questo sviluppo del LR. Tre aerei WB entrati in flotta in due anni, per perdere 400 milioni quest’anno, e 500 il prossimo. Siete sicuri che state andando nella giusta direzione? A vedere dal conto economico non parrebbe, ma che ne so io… gli esperti siete voi.

“Il ridisegno del business per il corto e medio raggio;”

E voglio proprio vedere come lo ridisegnate il business di corto e medio raggio. Finora parole tante, fatti niente. Nel frattempo FR e U2 continuano ad abbassare i prezzi ed aumentare i passeggeri, guadagnando.

“La riduzione dei costi e l’aumento della produttività per poter competere con la concorrenza; la rivalutazione degli accordi di joint venture; il rafforzamento delle attuali partnership con altre compagnie aeree; la ricerca di nuovi accordi commerciali; la valorizzazione degli ingenti investimenti tecnologici per competere con gli altri attori del mercato e per portare nuovi ricavi; la riduzione dell’organico per creare un’organizzazione più funzionale al business”

Della serie: giro, vedo gente, mi muovo. Conosco, faccio cose. Si vede che moretti lo conoscono anche in Australia.

“Avere una “giusta organizzazione e un giusto assetto” significa poter garantire alla Compagnia di operare in modo efficiente in un contesto altamente competitivo e, allo stesso tempo, permettere di massimizzare la produttività e al contempo minimizzare gli esuberi.”

Questo sì che è un concetto profondo, alla catalano direi.

“Nessuna decisione definitiva sulla riduzione del personale è stata ancora presa e il management comincerà da subito le consultazioni con il personale e con le rappresentanze sindacali.”

Ovvio, visto che non esiste ancora il nuovo piano industriale

“Siamo determinati a lavorare in modo costruttivo con i sindacati per trovare un’intesa sul nuovo contratto di lavoro collettivo. Il loro sostegno all’attuazione della seconda fase del piano industriale è infatti imprescindibile, ha aggiunto Cramer Ball.”

Che tradotto significa: non sappiamo niente del piano industriale, ma sappiamo che dobbiamo tirare il collo ai dipendenti

“Negli ultimi due anni abbiamo fatto significativi progressi, ma quello del trasporto aereo è un mercato spietato. Per questo dobbiamo proseguire nel percorso di cambiamento intrapreso: abbiamo bisogno della giusta organizzazione, di una maggiore produttività e di una struttura dei costi adeguata. Se riusciremo a fare tutto questo, Alitalia avrà finalmente successo, ha aggiunto il manager.”

Quest’anno 400 milioni di perdite, l’anno prossimo invece degli utili previsti 500 milioni di perdite, senza dubbio un progresso significativo

“Il Consiglio di Amministrazione ha infine nominato Gaetano Miccichè e Federico Ghizzoni quali nuovi consiglieri a seguito delle dimissioni, formalizzate nel corso dello scorso Consiglio del 2 dicembre, di Jean Pierre Mustier e di Paolo Colombo a seguito dell’assunzione di nuove responsabilità. Mentre la consigliera Antonella Mansi, nella stessa riunione, aveva rassegnato le dimissioni per ragioni personali.”

Vabbè dai, almeno le banche sono rientrate nell’alveo e vi hanno concesso altri due mesi di ossigeno. Ma tra due mesi si ricomincia daccapo.