Alitalia abbandona Malpensa? Bye bye

A fronte dell’enfasi mediatica scatenatasi in merito al definitivo abbandono di Malpensa da parte di Alitalia dal 1 Ottobre 2020, come Associazione esprimiamo tutto il nostro stupore e perplessità al riguardo.
Dopo il de-hubbing a cavallo del 2007/2008 l’attività della cosiddetta “compagnia di bandiera” non rappresentava per Malpensa che una percentuale passeggeri tra 1,5% e il 2% nel migliore dei casi.
Qualcuno potrà dire che in ogni caso trattasi di fatto simbolico, va bene, ma non sempre la sostanza è fatta di simboli: alla fine la realtà dei numeri è quella che conta.
L’aiuto di Stato recentemente concesso alla newco (oltretutto ancora da partorire, trovateci dove si trova uno Stato che da 3 miliardi ad un organismo esistente solo nelle intenzioni) va a sommarsi a tutte le elargizioni pregresse date all’italico carrozzone nel corso delgi ultimi 30 anni, inoltre la ormai ennesima bad company lascerà un ricordino che si vociferà potrà essere attorno alla stessa cifra di 3 miliardi di euro, sono 6 miliardi buttati via oppure 12.000 miliardi delle vecchie Lire!

Quanto concesso negli anni ad Alitalia (come per tutto il resto) è stato originato da quella parte del Paese che la stessa Alitalia ha sempre marginalmente servito se non trascurato per poi abbandonare completamente sulle rotte che contano e che servono davvero all’economia e al turismo, quelle intercontinentali.

Questo dovrebbe essere il focus sul quale sviluppare giuste valutazioni, sia da parte dei media che da parte di tutta la politica cosiddetta del territorio.
Perché invece di dare continue miliardate ad una compagnia ormai cotta e decomposta e non solo da ora ( “per Alitalia non basterebbe un esorcista” copiright Jean Cyril Spinetta a.d. AirFrance, anno dominus 2008) il governo e la politica in
genere non hanno preso in carico in modo esaustivo il comparto occupazionale del settore? Personale di volo di altri vettori (Ernest o AirItaly per esempio) ma soprattutto aeroportuale e del comparto di terra sono lavoratori di serie B? o forse danno meno visibilità?

Tant’è… e non si venga a dire che una Nazione votata al turismo come l’Italia non può fare a meno di Alitalia in vita ad ogni costo perché chi afferma ciò o ignora o mente sui flussi turistici che ci riguardano:

Anno 2019
passeggeri traffico aereo Italia 193 milioni, di questi solo il 12% ha volato con Alitalia e spesso solo su rotte nazionali, e allora come ci sono arrivati gli stranieri? E gli Italiani sono andati a piedi in America o in Asia?
La nocività causata da Alitalia al Nord ed a Malpensa in particolare non è data dalla sua presenza o dalla sua assenza in queste infami lande desolate perse nel nulla (tipica e reiterata affermazione da parte di personale romanocentrico ai tempi dell’hub in brughiera e molti compagnucci operatori della disinformazione mediatica) bensì da tutta l’influenza che AZ ha sviluppato da sempre nella gestione del trasporto aereo in Italia e intorno a Roma.
Ci sono vari episodi che confermano le volontà politche protettive verso Alitalia (ritardi nella concessione V libertà alla Singapore Airlines, al rilascio del Coa a Lufthansa Italia, decreti ad hoc su Linate, etc etc…

Ebbene, ci sei costata l’ira di Dio, (altro che MES) ed ora te ne vai? Bye Bye… ma basta buttar via altri soldi nel vettore, questo si chiama accanimento terapeutico.

Comunicato stampa della nostra Associazione Aeroporti Lombardi
12 Settembre 2020

Ulteriore interessante contributo da Malpensa 24