Alitalia e gli organi d'informazione (qualche)

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un vivace scambio di battute tra il giornalista de Il Sole 24 Ore Gianni Dragoni, attento osservatore ed esperto di questioni aeronautiche, ed Alitalia.
Tutto nasce dalla pubblicazione d’un articolo di Dragoni che illustra il percorso, secondo l’autore, impervio della nomina del nuovo AD di Alitalia, Cramer Ball.
La reazione di Alitalia non si fa attendere ed attraverso una lettera al direttore de Il Sole 24Ore di Alessio Vinci Senior Vice President Corporate Communications ribatte in modo piccato.
A fronte dell’intervento di Vinci, personaggio di primo piano, ci si aspetterebbe che la risposta del giornale avvenisse per mano del Direttore medesimo, e non dall’autore stesso dell’articolo. Questa è una risposta nella risposta.
Rimane il fatto che certamente a nulla è valso, nella sostanza delle cose, quanto avvenuto in Alitalia e per Alitalia negli ultimi anni. Dall’arrivo di Etihad, alla presenza di Hogan, all’uscita (?) di Cassano e tanto altro.
I conti presentano cifre sempre dello stesso tenore, l’aumento significativo di connessioni dirette soprattutto intercontinentali resta una costante negli annunci, ma miraggio nella realtà. Anche la palese presunzione di pretendere che gli organi informativi siano proni e premurosi nel soddisfare a prescindere i “desiderata” della Magliana, non è assolutamente venuta meno. Anzi, sia pur da compagnia assolutamente privata, Alitalia alimenta quella sensazione che si potrebbe riassumere nella battuta “Io sono io e voi non siete un …”-
Della serie non siamo al servizio del Paese, ma casomai il contrario.

Riportiamo dal forum:

Articolo di Dragoni da Il Sole 24Ore del 29 Gennaio u.s.

Nomina rinviata per il nuovo amministratore delegato di Alitalia Sai.
A sorpresa, il cda che si è riunito ieri a Fiumicino non ha nominato Cramer Ball a.d. della compagnia, ma si è limitato a «prendere atto» della nomina del manager australiano in consiglio di amministrazione, già decisa dall’assemblea degli azionisti lo scorso 17 dicembre. Non è da escludere che il rinvio sia dovuto a una discussione o a un braccio di ferro sulle deleghe, ora attribuite tutte al presidente, Luca Cordero di Montezemolo, che le ha assunte in via provvisoria dopo le dimissioni dell’a.d. di Silvano Cassano, il18 settembre scorso. La società non ha fatto comunicazioni ufficiali. Fonti aziendali si sono limitate a confermare che il nuovo a.d. entrerà in carica alla data già fissata, il primo marzo e che la nomina formale di Ball verrà fatta da un prossimo cda, si presume nella seconda metà di febbraio. Ball è stato solo «designato» a.d. dall’assemblea dei soci di Alitalia che lo ha nominato consigliere poco prima di Natale, ma non ha poteri. È già calato a Roma e, la scorsa settimana, dopo una visita agli uffici ha incontrato a cenai dirigenti diprimo livello di Alitalia, in un ristorante vicino a piazza di Spagna. Ball è ancora a.d. di Jet Airways, benché siano già state annunciate le dimissioni «che saranno effettive dal 16 febbraio». Jet è la seconda compagnia indiana, della quale Etihad, il socio forte di Alitalia con i149%, possiede il 24 per cento. L’altro 51% di Alitalia è posseduto, attraverso Midco, dalla vecchia Cai dei Capitani coraggiosi, la scatola dei soci italiani di cui i maggiori azionisti sono le banche, Unicredit (33,19%) e Intesa Sanpaolo (31,39%). Perché il cda di Alitalia ieri non ha nominato Ball amministratore delegato? Dall’interno della compagnia in serata si diceva che la nomina non fosse prevista al cda di ieri. Il presidente, Luca Cordero di Montezemolo, ha lasciato Fiumicino senza fare dichiarazioni, contrariamente alle sue abitudini dopo il cda. In realtà, ieri c’è stata una fumata nera, un imprevisto, perché il cda era stato convocato proprio per la nomina del nuovo amministratore delegato, come anticipato i1 26 gennaio dal Sole 240re (e non smentito). Del resto, se così non fosse, non si capirebbe allora perché il cda si sia riunito, visto che non si ha notizia di altre decisioni. Era a Fiumicino anche il vicepresidente di Alitalia James Hogan, l’a.d. di Etihad, australiano come Ball, che ha lavorato con lui sia in compagnie aeree in Australia sia in Etihad. Montezemolo, da quanto è trapelato, ha informato il cda che la scorsa settimana insieme a Hogan ha incontrato il premier Matteo Renzi. Nell’incontro _ secondo fonti Alitalia_ Renzi ha dato assicurazioni sull’impegno del governo perché sia realizzato il terminal dedicato a Fiumicino entro quest’anno. L’opera è di competenza di Aeroporti di Roma, Spa controllata da Atlantia dei Benetton. Dal cda è trapelato che l’andamento dei conti Alitalia nel 2015 è «in linea» con le aspettative, le previsioni erano di una perdita netta sui 200 milioni. Le proiezioni sul 2016, previsto ancora in rosso, confermerebbero l’obiettivo di raggiungere l’utile l’anno prossimo. Cifre però in contrasto con un settore che, grazie al petrolio in picchiata, sta facendo i profitti più alti della storia. Secondo le stime lata, nel 20151e compagnie di tutto il mondo hanno realizzato profitti netti per 33 miliardi di dollari. Il manager australiano è atteso da un lavoro impegnativo. Purché, però, riesca ad ottenere le deleghe.

Lettera di Alitalia al Direttore de Il Sole 24Ore

Gentile Direttore, l’articolo pubblicato ieri sul suo giornale «Alitalia: rinviata la nomina di Cramer Ball nuovo CEO» scritto da Gianni Dragoni è sbagliato a partire dal titolo e contiene ipotesi prive di ogni fondamento, costruite ad arte dallo stesso giornalista. Questa volta il giornalista ha compiuto un capolavoro, piazzando in pochi giorni due articoli ricchi di vera e pura disinformazione. In un primo articolo lo scorso 26 gennaio («Alitalia, consiglio per la nomina di Ball ad») Dragoni ha inventato di sana pianta il fatto che il CdA di ieri avrebbe dovuto nominare il nuovo CEO. Questo articolo accreditava una “voce di corridoio”, che in quanto tale abbiamo ritenuto inutile commentare, anche perché esiste una comunicazione chiara ed inequivocabile diramata dopo l’Assemblea degli Azionisti del 17 dicembre, che annunciava la nomina di Cramer Ball come CEO a partire da marzo. Nel secondo articolo apparso ieri, Dragoni ha pensato di inventare di sana pianta una teoria cospirativa secondo cui ci sarebbe un «rinvio sulla nomina» dovuto ad «un braccio di ferro sulle deleghe». Pura fantasia in quanto le deleghe non erano nemmeno all’ordine del giorno, ne avrebbero potuto esserlo poiché (come ricorda Dragoni nello stesso articolo) Cramer Ball fino al 16 febbraio rimane CEO di Jet Airways.Leggo sempre con attenzione le spesso puntuali critiche e opinioni di Dragoni nei confronti di Alitalia, che possono essere condivise o meno. Ma davanti ad un esercizio di tale fantasia giornalistica mi trovo costretto a doverle scrivere personalmente. Lascio naturalmente giudicare a Lei ed ai lettori gli aspetti di etica giornalistica di tale approccio; dal canto nostro, ci limitiamo a constatare una decisa divergenza rispetto al rigore e alla professionalità che caratterizza il giornale da Lei diretto.
Alessio Vinci
Senior Vice President Corporate Communications

Risposta del giornale per mano di GD, Gianni Dragoni

Non ci sono invenzioni negli articoli contestati da Alitalia, ma solo una puntuale ricostruzione dei fatti e alcuni interrogativi. Il Sole 24 Ore ha già riferito più volte che Cramer Ball sarà amministratore delegato (Ceo) di Alitalia in carica dal prossimo primo marzo, come designato dall’assemblea degli azionisti che lo ha nominato consigliere di amministrazione il 17 dicembre. Occorre tuttavia ancora un passaggio sostanziale, cioè che il consiglio di amministrazione della società nomini Ball amministratore delegato e gli conferisca le deleghe per la gestione. L’articolo del Sole 24 Ore del 26 gennaio che riferiva della convocazione del cda per il 28 gennaio per la nomina di Ball a.d. non è basato su una “voce di corridoio”, ma su autorevoli fonti interne ad Alitalia. La compagnia non lo ha smentito. Il giorno seguente diverse agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia anticipata dal Sole, tra cui l’Ansa (ore 12.07 del 27 gennaio): «Alitalia: domani si riunisce cda, per nomina nuovo a.d. Ball». Anche questo «inventato di sana pianta», come sostiene il portavoce di Alitalia nella sua fantasiosa ricostruzione? Alitalia però non ha smentito l’Ansa, né le altre agenzie. Un fatto certo è che il cda del 28 gennaio non ha conferito le deleghe a Ball, né lo hanominato a.d.: lo farà in febbraio, ha detto la compagnia. Lecito allora pensare a un imprevisto o a un cambio di programma, sulle cui cause questa lettera non dà spiegazioni. (G.D.)

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