Continua il travaglio di Alitalia

L’utente spanna dal FORUM

IL disastro Alitalia… Senza fine

La situazione è chiara, ciascuno sta interpretando una parte in commedia: alitalia non è in grado di fare utili ne’ ora ne’ nei prossimi anni, Cramer Ball lo sa benissimo ma gli chiedono di fare il piano industriale con una serie di vincoli pesantissimi, tipo strategia FCO + LIN (guai perdere gli slot di Linate), tagliare pochi dipendenti altrimenti i sindacati ed il governo si incaxxano, tagliare poco gli stipendi per le stesse ragioni. Il povero Cramer Ball per fare quadrare i conti si inventa una serie di ipotesi sui tagli e sui ricavi che hanno una bassissima probabilità di verificarsi, ma è l’unico modo per far quadrare i conti sulla carta. I soci italiani sanno benissimo che si tratta di ipotesi irrealistiche (pagano apposta i consulenti per farselo raccontare) e quindi mordono il freno, e per qualificare meglio la propria ritrosia a metterci altri soldi rifiutano addirittura di chiamare piano il fascicolo che Cramer Ball continua a presentargli sul tavolo. Etihad in questo momento è acefala e praticamente assente dal dibattito, ma non si può escludere che un domani ci rientri. Il governo da parte sua, dopo aver messo dei bei paletti a Cramer Ball tanto che lo stesso ha dovuto fare marcia indietro sul contratto dei lavoratori, non può che ribadire che l’unica possibile soluzione è che alitalia si faccia vedere con in mano un piano industriale approvato dai soci, quelli attuali più eventuali altri soci futuri che al momento non è dato conoscere (per esempio generali). Questa è la parte recitata sul palcoscenico. Dietro le quinte invece gli attori si affannano in tutt’altro modo. I soci non vogliono mettere soldi in assenza di una contropartita importante, e tanto più fa schifo il piano di Cramer Ball, tanto più la contropartita deve essere importante. Il governo che mette paletti a Cramer Ball su come dovrà essere la prossima alitalia, deve fornire la contropartita a tutti i soci, sia italiani sia stranieri. Ovviamente quella tra i soci ed il governo è una trattativa delicata e riservata, di cui si ignorano totalmente i termini, e di cui non si sa nulla di nulla. Dall’esito di questa trattativa dipendono le sorti di alitalia, nel bene e nel male. Si va dalla scomparsa di alitalia in caso di mancato accordo fino ad un rilancio miliardario se si trovasse la quadra (leggi governo che cala le brache). Ovviamente anche in caso di rilancio miliardario non si parla proprio di tornare all’utile, se non sulla carta, fino alla prossima crisi finanziaria. La commedia andrà in scena ancora per un mesetto o poco più, allorquando gli attori leveranno la maschera e sveleranno il finale. Se accordo sarà, si sapranno allora tutti i termini dell’ennesimo miracoloso salvataggio di alitalia e del nuovo piano industriale. I termini dell’accordo vero però rimarranno segreti e custoditi nei caveaux delle banche. Se invece accordo non sarà, beh.