Da un commento del nostro utente “belumosi” nel FORUM
Alla fine l’ok dell’antitrust è arrivato
Per capirne in dettaglio i contenuti, è necessario attendere la pubblicazione per esteso della decisione. Tuttavia dalla PR rilasciata stamani, pare che l’asticella del regolatore si sia abbassata di molto rispetto alle richieste di alcuni mesi fa. Sembrano sparite dal radar le rotte “fantasiose”, lasciando il campo a quelle dove realmente esiste un (moderato) rischio concorrenza.
Non casualmente, quelle che il sottoscritto aveva individuato fin dall’inizio.
I “rimedi” su LIN consistono nella cessione di 15 coppie di slot, quelli necessari al concorrente (U2?) per volare verso la Germania e gli hub di LHG almeno per un certo periodo di tempo. Scaduto quel periodo, vedremo che fine faranno le rotte aperte grazie a quegli slot. Il fantasma della sceneggiata vista con U2 sulla LIN-FCO, aleggia nell’aria.
Anche nelle rotte verso gli USA, i rimedi giudicati sufficienti sembrano molto all’acqua di rose se confrontati alle pretese passate. Ora vanno bene persino i voli con scalo in concorrenza con i non-stop di ITA, mentre di limitare l’ingresso nella JV non se ne parla nemmeno.
A grandi linee direi che l’antitrust ha operato come doveva. Resta da capire come mai ha fatto perdere un mare di tempo (e di soldi) a ITA e LHG quando era chiaro fin da subito che la situazione, osservata con onestà intellettuale, creava rischi oggettivamente moderati sul piano concorrenza.
La mia opinione è nota e non starò a ripeterla.
L’essenziale è stato portare a casa il risultato. In questo anno di confronti con il regolatore europeo, abbiamo potuto osservare una piena determinazione di tutti gli attori coinvolti per raggiungere questo obiettivo. Non era scontato.
Resta ancora tanta strada da fare, ma secondo me da oggi sarà in discesa.
ITA quest’anno dovrebbe raggiungere un moderato utile “reale”, ed è scontato che la progressiva implementazione delle sinergie con LHG non potrà che migliorare la situazione. Creando margini di manovra per quando saranno finiti i tempi di vacche grasse.
LH già nel 2025 potrà rilevare la seconda tranche di azioni (49%), che sommata al 41% iniziale permetterà in tempi rapidi al vettore tedesco di avere un controllo pressoché totale di ITA, limitando al minimo le possibili influenze politico-sindacali italiane.
Salvo sorprese, questo dovrebbe avvenire sotto l’attuale governo, che difficilmente potrebbe smentire se stesso con eventuali colpi di coda.
Riassumendo, possiamo dire che ITA sta per diventare una compagnia normale, con una gestione mirata alla redditività e non a fini terzi.
Una buona parte del percorso era stata fatta prima da Draghi e poi da Giorgetti.
Ora LH completerà l’opera.
Come italiano, ho sentimenti contrastanti. Da un lato il rimpianto per la gestione scellerata delle varie AZ, mirata esclusivamente a soddisfare gli appetiti più disparati.
Visto il peso dell’Italia, avremmo potuto tranquillamente avere una compagnia redditizia, stand alone e grande il triplo. Ma la storia non si fa con i rimpianti.
Dall’altro lato sono contento, perché vista la situazione di partenza, non credo si potesse fare di più. Un accasamento onorevole nella famiglia LH, dovrebbe garantire un futuro tranquillo a quella che resterà comunque la principale compagnia italiana e spero anche al mio portafoglio di contribuente.
Da stasera comunque vedo il bicchiere molto più pieno che vuoto. Incrociamo le dita.
Qui nel FORUM per seguire tutto il percorso della faccenda LH-ITA