Negli aeroporti milanesi l’attesa diventa gradevole e personalizzata


Facciamo il punto su quanto offrono gli aeroporti di Milano

31 dicembre 2015*

Gli aeroporti di una certa dimensione sono luoghi affollati, dove quando partiamo ripetiamo la routine della registrazione o check-in, se non fatta precedentemente su internet, della consegna del bagaglio da imbarcare in stiva, del controllo di sicurezza e infine, se è il caso, di quello del passaporto. Ci troviamo fra migliaia di persone, decine di banchi di check-in, code per i controlli di sicurezza e dei documenti, tanti negozi da fare dell’aeroporto un autentico centro commerciale, come a Malpensa Terminal 1, bar, ristoranti.
Chi viaggia occasionalmente, soprattutto per piacere, può essere incuriosito e affascinato, guarda i negozi e magari compra, prende un caffè, mangia qualcosa. Chi invece viaggia spesso per lavoro, con giornate che non finiscono mai o ha magari un lungo viaggio intercontinentale da affrontare, conosce il suo aeroporto di casa a menadito e desidera soprattutto minimizzare la stanchezza, fare check-in e i controlli di sicurezza evitando le code, leggere il giornale in poltrona sorseggiando un caffè in un ambiente tranquillo, vuole un tavolo dove poter lavorare, controllare un foglio di calcolo, ripassare una presentazione o la proposta di contratto, ricaricare computer e telefono.
Se l’aviazione commerciale come la conosciamo è largamente il frutto del modello diffuso nel mondo dagli Americani nel dopoguerra, ogni aeroporto che si rispetti ha almeno una di quelle che loro chiamano VIP lounge. Lo lounge è la sala o saletta che si propone come angolo di tranquillità al viaggiatore esigente, ma non si rivolge ai VIP, quelle cosiddette Very Important Persons che esistono nel mondo dello spettacolo e delle riviste di gossip. In Europa la stessa definizione di saletta VIP fa alzare più di un sopracciglio, visto che non disdegniamo re e regine in bicicletta. Paola Vicich, responsabile Club SEA degliaeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, ritiene più corretto chiamare “servizi dedicati” quelli che comprendono appunto le sale, le corsie veloci ai controlli di sicurezza e ogni altro servizio che SEA è in grado di fornire ai passeggeri che richiedono attenzioni particolari.
Negli aeroporti milanesi ci sono molte sale VIP, alcune sono gestite in proprio dalle compagnie aeree che offrono l’accesso gratuito ai propri passeggeri che viaggeranno in First e Business Class o che appartengono ai ranghi più elevati dei programmi di fidelizzazione. Altre sono invece gestite direttamente da SEA, a Linate ce n’è una nell’area cosiddetta landside, vale a dire prima dei controlli di sicurezza, che consente di fare check-in lontano dalle file, l’altra airside, cioè dopo quei controlli di sicurezza, che il passeggero supererà nel cosiddetto Fast Track, cioè la corsia veloce a cui ha diritto il chi è in possesso del biglietto o della tessera adatti.
A Malpensa le lounge SEA sono quattro, una landside e ben tre airside, una in ciascuno dei tre satelliti, perché devono essere a breve distanza dai gate dove il passeggero effettuerà l’imbarco. Il fiore all’occhiello è la Sala Montale del satellite Nord, il più recente, costruita ad un livello superiore a quello dei precedenti e in grado di accontentare anche i passeggeri più esigenti.
Vicich ci spiega che i clienti, circa 350.000 all’anno a Malpensa e 100.000 a Linate, possono essere divisi in quattro categorie:
1) i soci Club SEA, che hanno diritto di accesso a tutte le salette, ai Fast Track e a tutti i servizi abbinati (agevolazioni nel parcheggio e nella ristorazione, ViaMilano Program);
2) i passeggeri di Business e First Class dei vettori che hanno un contratto con SEA, perché non hanno una lounge propria;
3) i clienti di società specializzate nelle lounge come Priorità Pass;
4) infine persone che hanno un tempo di passaggio importante e comprano l’ingresso, sia online che sul posto.
La sala è prima di tutto uno standard qualitativo che i vettori richiedono a SEA. Chi acquista un biglietto di una classe privilegiata ha automaticamente l’accesso ad una sala VIP, dunque una sala attraente è indispensabile per convincere una linea aerea ad aprire un volo. Se non c’è una lounge di alto livello non si può avere un vettore di alto livello. Se gli Americani hanno un’idea molto spartana della lounge, gli orientali invece sono molto attenti allo spazio per passeggero, alla conformazione della sedute, il loro catering è sempre di livello molto elevato, la spesa che le loro compagnie aeree sono disposte a sostenere è più alta. SEA, che ha sia passeggeri europei, che americani e orientali, deve cercare di contemperare tutte le esigenze.
Un vettore che abbia un traffico importante in un aeroporto, non meno di tre voli al giorno, può decidere di aprire una lounge propria. Questa era la scelta storica di British Airways, che ora sta invece chiudendo molte delle sale VIP che aveva aperto nel mondo e a Milano mantiene quella di Linate, mentre ha chiuso quella di Malpensa dove ha optato per l’offerta SEA. Al contrario un vettore dalle grandi disponibilità economiche come Emirates, che era precedentemente un cliente delle sale SEA, ha investito in una grande lounge propria al satellite nord di Malpensa, da cui i passeggeri possono addirittura imbarcarsi direttamente nel ponte superiore dell’Airbus 380.
La scelta di una lounge propria si fa solo se il traffico in quell’aeroporto è alto, ma anche se c’è il desiderio di affermare una forte identità e il livello di posizionamento è alto. La lounge Montale a Malpensa, che piace molto, spinge i vettori a non farsi la propria. Le lounge non sono tutte uguali, perché rispondono ad esigenze diverse e soprattutto il catering deve essere diverso. Le sale landside, usate soprattutto per il check-in, devono essere improntate ad un passaggio più veloce. La sala check-in Piranesi a Linate è la sala del Milano-Roma, il passeggero si ferma 15-20 minuti, prevalentemente la mattina. Le sale per i voli extra Schengen devono avere un menu più ricco e adatto a persone che si fermano anche due-tre ore, come a Malpensa in attesa di un volo intercontinentale.
Chiediamo a Paola Vicich quali i sono i trend. Nonostante la chiusura dell’hub di Alitalia nel 2008 che ha azzerato i passeggeri in transito, gli accessi alle sale VIP di Malpensa sono superiori di oltre un terzo rispetto a quelli di allora, soprattutto per la forte crescita delle compagnie asiatiche.
C’è stato un forte aumento dei passaggi nelle sale VIP di Malpensa, per l’aumento del traffico extra Schengen, che vede più lunghe permanenze in aeroporto, per la grande presenza dei vettori orientali e mediorientali. Infatti sono le sale extra Schengen, Montale e Pergolesi, a fare grandi numeri. La sala Schengen ha numeri decisamente più contenuti, anche perché per i voli Schengen la permanenza in aeroporto è più contenuta. È molto forte anche la domanda del Fasttrack, la corsia riservata e veloce ai controlli di sicurezza, nonostante SEA abbia ottenuto buoni risultati nella riduzione dei tempi di attesa. Soprattutto è forte la domanda da parte di chi viaggia per lavoro, anche con le compagnie low cost. Il passeggero occasionale non business, soprattutto se è con la famiglia, è invece interessato innanzitutto al parcheggio, poi magari dal Fasttrack. La sala per una famiglia diventa un lusso, in termini di costo e dunque è usata in quel caso soprattutto dal socio Club SEA, che la vede come il salotto di casa sua, il suo punto di riferimento in aeroporto. A Linate il Fast Track è stato spostato accanto a quello ora utilizzato per i passeggeri del Milano-Roma, mentre la sala airside Leonardo verrà sostituita da un’altra con il doppio dei posti. A Malpensa invece sarà la sala landside, ora nella parte sud del terminal, ad essere spostata verso il centro, più vicina ai nuovi controlli di sicurezza.
Dall’estate è disponibile a Malpensa anche una sala arrivi, la Visconti, aperta su richiesta. Fa parte del VIP Service, i servizi forniti su misura. Ad esempio si può avere un addetto di Club SEA che va a ricevere il passeggero al jetbridge o va a prenderlo sotto bordo con un mezzo dedicato e, se lo desidera, il passeggero potrà andare alla sala arrivi per fare una doccia e rifocillarsi.

(Contenuto sponsorizzato da Sea Aeroporti di Milano)
DA Gli stati generali