Riapertura anticipata di Linate

La nostra opinione su una decisioane dai costi molto alti

Intervista a Malpensa24

MALPENSA – La riapertura di Linate è l’ennesimo danno per Malpensa causato dal governo centrale. A spiegarlo è il presidente di Aeroporti Lombardi, associazione di esperti e appassionati di aeronautica. Il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha ceduto alle pressioni di Alitalia. Ma secondo lui anche Milano non ha fatto la sua parte fino in fondo.

Quali danni per Malpensa con Linate riaperta in anticipo?
«Il problema nel lungo periodo non sono i voli di Alitalia che tornano a Linate. Oggi l’ex compagnia di bandiera rappresenta oltre il 30% dei decolli, ma in tempi normali per fortuna siamo sotto al 2%. Malpensa da tempo ha imparato a fare a meno di Alitalia. Il problema vero sono le perdite che, a causa delle pressioni di Alitalia per tornare a volare dal city airport, subirà Sea per tenere aperto un aeroporto, Linate, per soli 3 voli all’ora. Si parla di milioni di euro che influiranno di certo sui piani di aggiornamento di Malpensa. Il Covid li renderà anche meno urgenti, ma restano inderogabili».

Chi ha deciso davvero per la riapertura di Linate?
«Ormai un mese fa occasionalmente mi era giunta voce, e vi assicuro da fonte certificata, che per agosto i milanesi avrebbero avuto il loro aeroporto in attività. Di fronte alla mia incredulità mi fu risposto: “quando si muovono certi ambienti sia da parte romana che milanese, la cosa è certa”. Un politico, oltretutto d’opposizione sia a Milano che a Roma s’è vantato di aver determinato tale riapertura. Un’ autonorificenza davvero fuori luogo oltre che ingiustificata. Ma veramente credevate che sotto la pressione di Roma e Milano la Sea avrebbe potuto resistere? Con quali armi?»

Il sindaco di Milano Beppe Sala però si è dichiarato contrario a riaprire Linate.
«Ma veramente lei pensa che Sala, vedendo all’orizzonte una riconferma, avrebbe dato retta ai conti, quelli veri, scontentando la sua moltitudine che dovrà rieleggerlo, inferocita causa forzata astinenza da pistina all’Idroscalo? Il sindaco di Milano ha in varie occasioni fatto dichiarazioni contrastanti. Prima che la riapertura di Linate in queste condizioni di traffico avrebbe significato costi insostenibili, poi ha fatto capire che Milano non poteva fare a meno del collegamento garantito dal Forlanini per motivi di turismo e affari».

Malpensa dunque ancora una volta ne esce sconfitta?
«Non bisogna mai dimenticarsi una cosa: a fronte dell’incazzamento all’ennesima potenza della nostra comunità, e ne abbiamo ogni ragione, là fuori una sterminata platea gioisce nella credenza d’aver visto esaudite le proprie aspettative. Che loro, per giunta, considerano sacrosanti diritti».