….senza fine parte 2!

A dispetto del fatto che siamo “Aeroporti Lombardi’ non possiamo trascurare il percorso che sta facendo la vicenda Alitalia. E’ nostro obbligo interessarcene, almeno per le inevitabili ripercussioni in ogni caso ci saranno sul sistema milanese.

l’utente spanna dal forum

Ormai il giorno dell’apertura delle offerte è passato e il polverone si sta depositando, permettendo di vedere con un pochino più di chiarezza la situazione. Delle 7 offerte presentate, 5 si riferiscono o solo alla parte di handling e quindi sono meno interessanti, oppure sono fatte da interlocutori non del settore tipo il fondo cerberus, con finalità poco chiare. L’offerta di U2 è probabilmente solo funzionale ad acquisire gli slot di LIN con gli aerei necessari per operarli, quindi è destinata a non essere nemmeno presa in considerazione visto che gli slot di LIN rappresentano il gioiello di AZ, e chi lo vuole ottenere deve essere disposto a ritirare anche la fuffa. Dell’offerta di LH sono uscite alcune anticipazioni che dipingono un quadro abbastanza preciso e prevedibile, per chi non ha fette di salame sugli occhi perlomeno. Una strage praticamente. Il corto e medio raggio PTP esce dalla mainline per passare ad eurowings. Questo vorrebbe dire LIN in mano ad eurowings, non so se vi rendete conto. Forse a LIN rimarrebbe qualche volo AZ come feeder su FCO, e basta, tutto il resto ad eurowings. Del network globale si salvano solo dei segmenti, mentre altri verrebbero dismessi. L’offerta in denaro è pari a 500 milioni, che sono largamente insufficienti per ripagare il prestito di 900 milioni generosamente elargito dal governo. Il governo a sua volta, informato della situazione con debito anticipo (un debito anche qui, verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere), ha reagito allungando le scadenze e portandole a dopo le elezioni, e dotando alitalia dei mezzi necessari per arrivare almeno a maggio, quando il nuovo governo dovrebbe già essere in vigore e dotato di pieni poteri. E’ chiaro che la proposta di LH non piace, per cui gli si contrappone un piano dei commissari che prevede un moderato ulteriore sviluppo del LR, col nuovo B773 che dovrebbe prendere servizio e con il lancio di qualche altro volo. Sul fronte dei tagli, le ultime parlano di 1800 dipendenti in CIGS, che un giorno potrebbero diventare esuberi, e forse qualche NB in meno. Piccoli passi, insomma, soprattutto se commisurati alla voragine delle perdite. 900 milioni per stare in piedi una summer, una winter e un pezzo di un’altra summer sono una cifra spaventosa. La campagna elettorale è già partita e diventerà nei prossimi mesi sempre più centrale nella vita del paese, e sarà molto interessante osservare come sarà trattato il tema di alitalia. Non mi aspetto ne’ grandi sparate, ne’ grandi progetti, ma un sommesso vociare con pochi acuti provenienti da figure minori. Alitalia evoca dolori, fallimenti, frustrazioni, a cui sia Renzi sia Berlusconi hanno partecipato attivamente, e quindi immagino che regnerà una certa prudenza. Il governo continuerà nel frattempo ad operare per tirare in ballo nuove possibili offerte e per migliorare quella di LH che è l’unica che abbia senso tra quelle esistenti. Potrà offrire altri soldi dei contribuenti sotto forma di partecipazione, ma a me sembra un’esca poco succulenta, qualche centinaio di milioni di capitale iniziale a che servono quando le perdite sono tali da mangiarli in un solo anno? Qualche altra compagnia potrebbe entrare in gioco, AFKLM potrebbe ripresentarsi magari sulla scia di offerte già presentate da terzi ma che oggi sono poco significative. LH ha avuto modo di studiare bene le carte di alitalia, ha potuto guardare tutti i conti e ha verificato con la sua competenza quali sono le reali possibilità di fare business in Italia. Non vedo quindi AF scavalcare LH con una proposta molto diversa. Certo potrebbe fare una proposta migliorativa, ma si tratterebbe di una limatura. Il governo alcuni mesi fa ha provato a far rientrare nel gioco EY ed i cinesi andando a Bruxelles a chiedere la modifica degli accordi che vietano il controllo da parte di soggetti extracomunitari, quindi neanche da quel fronte ci si può aspettare alcunché’. Le posizioni sono ben definite: da una parte il mercato (LH in testa) che chiede migliaia di esuberi, ed il sostanziale smantellamento di alitalia. Dall’altra il governo testardo che si oppone alla forza irresistibile del mercato e per farlo butta al vento miliardi, con il magro risultato di vedere alitalia che si consuma poco per volta, lentamente, inesorabilmente. Dai 20 mila dipendenti al tempo di MXP hub, ai 14 mila di CAI, ai 12 mila di SAI, da cui i commissari vogliono togliere altri 1800 in cigs. Che decisione prenderà il governo neoeletto ad aprile? Le possibilità sono 3: nazionalizzare, ma penso che abbia una probabilità bassissima. Concedere altri prestiti ponte per allungare la vita di alitalia, è possibile, ma servirebbe solo a posporre il problema e non a risolverlo. Oppure cedere all’offerta di LH o chi per essa e acconsentire allo smantellamento di alitalia. Io non so che decisione prenderà, ma credo che sia venuto il momento di aggiornare il conteggio. Scendiamo a 8.

Supplemento:
Difficile dire cosa ha in mente di fare LH, sicuramente avranno un piano che hanno presentato al governo italiano il quale di sicuro non lo ha gradito, tanto è vero che la reazione è stata quella di allungare i tempi della procedura. D’altronde la proposta è un sostanziale smantellamento di alitalia, che perde pezzi importanti di attività di volo verso EW (come minimo tutta LIN), vede un ridimensionamento delle rimanenti, e perde gran parte delle attività amministrative e di controllo oltre alle attività operative di terra per le quali però ci saranno offerte da parte di altre società. In alitalia propriamente detta (sempre che non cambi nome, cosa che secondo me è probabile) rimarrebbero forse 3 o 4 mila persone. L’allungamento dei tempi della procedura può avere diversi effetti che non vanno sottovalutati, uno dei quali è il tentativo di tirar dentro altri soggetti al momento non interessati, ma che potrebbero cambiare idea. Un altro effetto estremamente pericoloso è quello della campagna elettorale. Da PD, FI e lega non mi aspetto particolari prese di posizione, la patata è troppo bollente. Grillo invece è un’incognita per ora, nel senso che all’interno del movimento si sentono già voci favorevoli alla nazionalizzazione (di Maio mi pare che sia il capo di questa fazione) ma non sappiamo se siano maggioritarie e se incontreranno il favore del leader maximo. Se grillo decide di nazionalizzare, ci sarà una battaglia feroce dagli esiti incerti lunga tutta la campagna elettorale. Secondo me il primo chiarimento deve venire da qui, e si potrà parlare di LH e di strategie solo dopo che questo punto sarà chiarito.