Ancora 300 milioni per Alitalia. Si perpetua l’allucinante scenario per il contribuente italico. Dopo le reiterate affermazioni: “Mai più denaro pubblico sprecato in Alitalia!” il governo butta dopo i primi 600 altri 300 milioni nel pozzo senza fondo. Ed hanno il coraggio di dire che trattandosi di prestito, pare al 10%, in realtà trattasi d’un affarone. Ma non era una compagnia del tutto privata?
Forse dalla parti di Palazzo Chigi e orticelli annessi magari sperano in Lufthansa. Qualcuno ancora sogna che l’ultima pretendente rimasta disposta a valutare, forse, l’eventuale acquisizione del carrozzone, sia anche disposta a farsi carico della restituzione dei due “prestiti”. Festival delle illusioni!!
Riportiamo sull’argomento alcuni spunti dal nostro forum:
In risposta alla domanda che si faceva Gianni Dragoni nel suo blog: ‘cosa sta facendo Alitalia di diverso rispetto al passato?’
spanna » dom 15 ott 2017 rispondeva:
rispondo io: sta leggermente aumentando il LR e leggermente diminuendo lo SR. Ma si tratta di misure largamente insufficienti a riportare in attivo il bilancio di alitalia, per i seguenti motivi: 1) E’ un falso clamoroso che il LR sia sinonimo di guadagno per alitalia. Questa è una balla priva di qualsiasi fondamento messa in giro ai tempi di del torchio e a cui il governo si sta disperatamente attaccando in assenza di qualsiasi altra idea. La verità è che alitalia ha sempre fatto poco LR perché’ non ha mai avuto un sistema hub and spoke efficace a supporto, in assenza del quale il LR ti fa perdere un sacco di quattrini. Quindi aumentare il LR per alitalia ha l’effetto contrario a quello auspicato, gli sta facendo bruciare cassa piu’ rapidamente perche’ occorrono investimenti ed i costi di gestione sono superiori agli introiti. Del resto basta guardare i bilanci (quelli disponibili) di alitalia per vedere che al recente sviluppo sul LR è conseguito un peggioramento dei conti economici, ed in particolare i flussi finanziari sono in netto peggioramento. 2) Lo SR di alitalia pur sfruttando il vantaggio del quasi monopolio a Linate è totalmente diseconomico, non basta chiudere qualche voletto a MXP o in giro per l’Italia per recuperare efficienza. Su LIN alitalia deve smettere di volare con la mainline ma dovrebbe fondare una LC, smettere di fare transiti ed assumere personale dedicato meno costoso. Non lo fa perché’ non gli viene consentito dalla politica, ma sarebbe l’unica scelta per recuperare efficienza. Su FCO non ci sono alternative, occorre tagliare voli e collegamenti e mantenere solo quelli strettamente necessari per alimentare l’hub, fregandosene dei politici che comincerebbero a ragliare perché’ gli manca il volo comodo per andare e tornare da Roma. Rimarrebbero metà dei voli attuali si e no. Anche questo non si può fare per motivi politici, quindi auguri. Ovviamente è quello che LH farebbe immediatamente se gli vendessero alitalia, e quindi i nostri cari politici non gliela vendono.
KittyHawk lun 16 ott 2017 scriveva
Considerazioni a ruota libera.
Incomincia a circolare la voce di elezioni il 4 marzo 2018. Se fosse vera, allora bisognerà che AZ giunga a quella data non in sofferenza. Se non compiono scelte catastrofiche, pur perdendo somme ingenti come è lecito aspettarsi visto il periodo, i commissari dovrebbero farcela a non mettere in difficoltà la politica nazionale.
Dopo di ché l’altra data da tenere d’occhio è il 1 aprile (Pasqua), altro momento in cui OCCORRE PER FORZA assicurare i viaggi aerei. Chiunque sia allora al governo, se AZ avesse difficoltà finanziarie, come penso sarà altamente probabile, la compagnia verrà immediatamente aiutata con qualche scusa. Non vorrete una sollevazione popolare degli italici vacanzieri, vero? Prepariamoci quindi a vedere sparire altri soldi pubblici.
Sul fatto di vendere e non svendere, ciò che non è chiaro alla politica italiana è che si può vendere quando si ha un acquirente che vuole veramente comprare, non quando c’è stato qualcuno che ha semplicemente chiesto delle informazioni per valutare l’opportunità, com’è accaduto. Ora, con un orizzonte temporale artificialmente più lungo, i vari attori della vicenda continueranno a cullarsi nell’illusione che salti fuori qualcuno a disposto a sovrastimare il valore di AZ e pronto ad accollarsi l’intero carrozzone. Ciò non accadrà mai, IMHO, e prima se ne renderanno conto, se vorranno farlo, prima si metterà fine a questa farsa.
Nel frattempo prepariamoci a veder sparire altri 900 milioni di soldi pubblici (15 euro a testa, compresi quelli che non solo non volano, ma che hanno proprio paura di volare).
A proposito di come si porrebbe LH nei confronti di Alitalia
malpensante » lun 16 ott 2017 afferma
Lufthansa ha imparato da Air France che l’unico modo per non perdere i soldi in Alitalia è avere il 100% e il Governo zitto. Niente CDP, niente banche, niente Colaninni e Montezemoli.
Naturalmente, vedete ILVA, è impensabile che il Governo taccia davanti ai necessari tagli, perché viviamo (da sempre) con un Governo populista/peronista, che ci conferma che siamo il Paese di Bengodi (a debito) o che ci vivremmo, se non fosse proprio per i cattivi Tedeschi. Quindi secondo voi i Tedeschi di Lufthansa si faranno additare come crudeli banditi che licenziano i bravi lavoratori romani? Alitalia ha alzato bandiera bianca il 2 maggio scorso, il Governo italiano no, la politica italiana no. Non c’è nemmeno un parlamentare favorevole all’idea di intervenire con il necessario bisturi. Qualcuno della plebe mugugna per i 600 milioni, poi per i 300 milioni e poi… si pensa ad aprire Johannesburg.
Quindi non succederà niente, alla scadenza del prestito o dei 900 milioni se ne metteranno altri. Ma la UE, direte voi? La UE sta zitta finché: a) ha paura che la fine di Alitalia faccia vincere Di Maio
b) spera che Alitalia venga ceduta a Lufthansa
Però prima o poi si faranno le elezioni e Lufthansa perderà la pazienza.
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