Via libera da UE a decreto Delrio su Linate

Via libera dalla Commissione Europea per il nuovo Decreto sull’Aeroporto di Linate

Imperdibile intervento sul forum dell’utente ‘malpensante’
QUI e pagine a seguire

Per quanto il decreto Lupi fosse nella direzione sbagliata, della sua fotocopia Delrio* possiamo essere contenti, perché i geni di Abu Dhabi reclamavano la possibilità di andare a casa dall’Idroscalo, aprendolo ai voli extra UE, cosa che avrebbe comportato il grave danno collaterale di un aumento degli slot orari, per salvaguardare un minimo di concorrenza in sede UE.

Hogan e Montezemolo volevano poter volare da Linate a Istanbul e ora non ci vanno nemmeno dal mega-hub di Fiumicino. Chi può credere che un volo Alitalia per Mosca sarebbe magicamente diventato profittevole in partenza dall’Idroscalo? Solo i geni dell’aviazione che stanno portando Alitalia al triplete dei fallimenti.

I fatti di questi giorni dimostrano che Hogan è un incompetente guascone, i risultati del decreto Lupi, che aveva preteso, si esauriscono nei pochi voli per Düsseldorf, che vanno peggio di come andavano a Malpensa. Su tutto il resto i suoi partner hanno dovuto fare velocemente retromarcia, perciò la pretesa di un decreto come il Lupi era una sciocchezza arrogante e sciocca.

Per dare a Cesare quel che è di Cesare, ha giovato la furbizia di don Vito, che ha deciso che si consultassero soltanto le compagnie aeree che volano a Linate e non anche quelle che volano a Malpensa. Lufthansa è rimasta isolata e la fotocopia è passata. A proposito, che cosa ne è del “surrounding Lufthansa”? Non vi viene in mente il proclama Diaz?

“I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine
e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.”

Il decreto Lupi-Delrio ha danneggiato Malpensa, va considerato una battaglia persa, ma almeno si è stabilita per il futuro una linea del Piave sui voli extra UE, che continueranno a non essere permessi, sul principio di una limitazione quantitativa degli slot e sulla limitazione agli aerei narrow boiled, cioè al dente, perché gli aerei scotti sono proprio indigesti.

Il vero danno era stato fatto prima, con il permesso di aggirare il Bersani bis, svuotandolo, sempre allo scopo di prolungare l’agonia dello zombie Alitalia. Due voli al giorno per Francoforte e Parigi, uno per Madrid e Amsterdam, solo tre per Londra. Bei tempi.
Va apprezzato che il Governo non abbia calato le brache davanti alle pretese di Hogan, nonostante ora più che mai ci sia il rischio di licenziamenti in Alitalia.
Etihad e Alitalia non hanno ancora capito che Linate non è la panacea dei mali di AZ, ma Delrio lo ha capito. Del resto, gli scarsi risultati del decreto Lupi parlano da sé.
Il passo successivo, sempre ammesso che vengano neutralizzati ricorsi al TAR etc., è che Alitalia dovrà capire che cosa vuole fare da grande a Milano, dove perde decine di milioni l’anno. Cercherà di trasformarsi in low cost? Continuerà a perdere impassibile? Lascerà gli slot ai concorrenti? Ai posteri l’ardua sentenza.

(N.d.R.)* Potrebbe essere possibile un ritorno a quanto previsto dal decreto Bersani bis?*
prendere visione QUI
Attenzione, non si potrà mai più tornare indietro ad una regolamentazione più restrittiva, come quella del decreto Bersani, non passerebbe assolutamente mai.

È anche vero che il Bersani bis valeva solo sulla carta, sputtanato negli anni dai code share farlocchi. Il Lupi-Delrio è una specie di condono dello stato di fatto già esistente, l’unica differenza pratica è la possibilità di volare a Düsseldorf, poca cosa e la possibilità per Alitalia di chiudere i costosi COA multipli.

Però non sappiamo che cosa sarà del futuro di Alitalia, sia in generale, sia a Linate in particolare. Se dovesse sparire, l’uso di Linate cambierebbe, ma almeno sempre nei confini della UE.

Quanto a SEA, dopo aver atteso la chiusura dal 1998, ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco e di fare un make-up al sitierport.