Ancora miliardi per Alitalia

Ultime battute in ordine di tempo dalla politica; si vocifera d’un aumento di capitale di oltre 3 miliardi di €  per permettere ad Aliltalia rinazionalizzata di ripartire. Fondi che a questo punto saranno ad esclusivo  carico del contribuente. A tal proposito riportiamo due significativi commenti dal nostro forum, rispettivamente di “malpensante” e di “RAV38”.

Commento di “malpensante”

Se non c’è il tappo, per quant’acqua tu ci versi la vasca da bagno alla fine si svuota. Io in questo momento non vedo il tappo.

Alitalia pare aver deciso di:
1) rinnovare la flotta WB con un modello solo ed efficiente, il 787 900, al posto di due modelli di cui uno, il 772, è totalmente obsoleto e l’altro, il 332, giusto un po’ meno, ma non ha range sufficiente per essere l’unico in flotta.

Boeing dreamliner 787 900
Boeing 787 per Alitalia


2) usare a Linate un aereo di dimensioni ridotte ma ancora abbastanza efficiente come il 190, per servire la domanda di chi è disposto a spendere qualcosa in più per evitare MXP e BGY, un mercato che per forza di cose non è di massa. Dubito che la scelta possa funzionare per le destinazioni non italiane, a causa della concorrenza delle major straniere da LIN in aggiunta a quella delle low cost da BGY e MXP.
Fin qui tutto bene, se proprio non si vuole abbandonare Linate e Milano.
Ma che cosa fai a Roma? Servi il Nordamerica, in modo prevalentemente stagionale, però all’interno di una JV e adesso te ne stai uscendo da quella in cui eri. Servi il Giappone e andrai pure a Haneda. La collaborazione con ANA, a cui dovrai cedere la rotta da Milano, è indispensabile. Servi Brasile e Argentina, prendendo traffico da/per Italia e Spagna. Il tutto a condizione che il volume di traffico torni velocemente a quello pre Covid.

Altre scelte non ne hai e per far quadrare i conti devi almeno liberarti definitivamente di un surplus enorme di dipendenti, la qual cosa non mi sembra di vedere, perché è in antitesi con le premesse politiche.

Alitalia sembra diretta verso un modello ibrido hub & spoke ma di fatto regional perché gli spokes sono solo in Italia e qualcosa in Spagna e Israele. Un po’ poco.

Commento di “RAV38”

Una ricapitalizzazione sostanziosa da parte dello Stato non sarebbe di per sé assurda, specie in una contingenza assolutamente straordinaria che pone in serissime difficoltà un po’ tutte le compagnie aeree. Il problema di Alitalia però, come sappiamo bene, è il suo modello operativo che difficilmente cambierà in prospettiva, è il concetto tutto romanocentrico che da sempre condiziona le sue scelte, è soprattutto l’ assunto indistruttibile che comunque AZ è un asset indispensabile e che in ogni caso lo Stato interverrà a finanziarla. L’esito del famoso referendum in cui i dipendenti della Compagnia bocciarono il piano industriale presentato dalla precedente gestione (intendo non quella commissariale) sta ancora una volta a confermare questa profonda convinzione di tutto il mondo (e la politica) che gira intorno alla (ritornata) compagnia di bandiera.