Anno 2015 risultato operativo di Alitalia SAI -419 milioni

Anno 2015 risultato operativo di Alitalia SAI_-419 milioni

Estrapoliamo dal forun interventi dell’utente spanna

Risultato ante imposte di -412 milioni. Da considerare che sono conteggiati 43 milioni di proventi non ricorrenti da attribuire alla vendita di mille miglia spa e alla sua distribuzione di riserve.
Risultato netto: -408 milioni

pag. 265: il dry lease degli A330 di EY costa 500mila USD al mese ciascuno

LF voli intercontinentali: 76.8 %
LF mxp-pvg: 74.1%
LF mxp-icn: 71.8%

400 milioni sono le perdite della sola Alitalia SAI, 200 milioni sono le perdite del gruppo Alitalia SAI che comprende anche cityliner, Challey e le aziende irlandesi che hanno in pancia gli aerei in leasing.

la differenza non è facile da spiegare, quello che sappiamo è che le società operative del gruppo, cioè quelle che si occupano del business aereo sono Alitalia SAI e cityliner, e che la seconda fa solo wet lease a favore di Alitalia ed ha guadagnato 8 milioni nel 2015. Quindi le due società operative combinate perdono -408 + 8 = -400 tondi tondi.

Per arrivare ai 200 milioni del gruppo SAI bisogna aggiungere Challey Ltd e le sue controllate, Challey sappiamo che ha guadagnato 50 milioni nel 2015 dopo averne persi altrettanti nei 3 anni precedenti. Questi guadagni e/o perdite sono tutti straordinari e non sono ripetibili negli anni successivi, e sono dovuti a vendite / acquisti di aeromobili piuttosto che a riclassificazioni di asset. Ad esempio l’anno scorso Alitalia ha deciso di ammortare gli aerei in 24 anni e non più in 20 come faceva prima. Questa decisione ha sicuramente avuto effetto sui valori a bilancio degli aeromobili oltre che sugli ammortamenti, ma esattamente in che misura io non saprei.

Un altro movimento importante è avvenuto a livello di vendita del programma mille miglia con importanti plusvalenze le quali non è chiaro in che modo sono entrate nel bilancio di SAI o nel bilancio consolidato. Anche questo è un movimento straordinario che già nel 2016 non avrà alcuna influenza.

Poi c’è stata la fusione con CAI first e CAI secondo, anche quest’operazione ha generato movimenti straordinari probabilmente visibili nel consolidato e non nel bilancio SAI.

In sintesi il bilancio delle società operative è molto chiaro ed è quello che rispecchia meglio l’effettivo andamento del business di Alitalia, mentre il consolidato conta molti movimenti straordinari che non sono ripetibili. Insomma, nel 2016 Alitalia parte da quota – 400 e da lì provare a risalire, non da quota -200.

Per esempio potrebbe fare cassa e vendere gli slot di LHR che nel bilancio 2015 sono stati valutati 21 milioni e sono stati riclassificati nella voce: attività da vendere. L’accordo con EY è di venderli per 65 milioni e quindi si genererebbe una plusvalenza di 44 milioni circa. E via così vendendo argenteria, fin che ce n’è.

Altra cosa fondamentale è che il capitale SAI è attualmente di 51 milioni mentre al 1 gennaio era di quasi 800 milioni. Le SPA non possono lavorare con capitale negativo e quindi occorrerà al più presto ricapitalizzare. Un ruolo fondamentale nell’abbassare il capitale lo hanno avuto certi strumenti derivati il cui valore è diminuito di oltre 300 milioni nel corso dell’anno. Questa botta non è stata inserita in conto economico, quindi non è una perdita in senso stretto, ma è andata a diminuire i mezzi propri accendendone la spia della riserva. Tuttavia teoricamente dovranno essere inseriti in conto economico negli anni futuri, pesando sulle perdite. Cosa sono questi derivati che hanno provocato una botta così notevole? Onestamente non ho capito. E non posso neanche escludere che come sono scesi, possano in futuro riprendersi. Staremo a vedere.

Considerazioone supplementare:
Il bilancio Alitalia SAI è piuttosto complesso e richiede tempo per essere compreso appieno, anche alla luce della nuova legislazione sui bilanci appena entrata in vigore e già applicata da Alitalia.

Una piccola chicca che ci dà una prospettiva sul 2016 però la voglio dare:
le note esplicative al punto 4.10 crediti commerciali riportano tra l’altro quanto segue:
– crediti clienti scesi da 101 M a 82 M, causa il calo degli acquisti di biglietti pagati con carta di credito per oltre 16 M.
– decremento dei crediti verso agenzie di viaggio per biglietti venduti ancora da incassare da 88 M a 83 M, 5,9 M in meno correlati al minor volume di vendite.

Quindi rispetto all’anno scorso, nell’imminenza del 31 dicembre, Alitalia ha venduto un bel 16% in meno con pagamento carta di credito e un 7% in meno presso le agenzie di viaggio. Diciamo che per il 2016 è un bel viatico.

PS
però i LF aumentano